SalaLoggiaCon un comunicato congiunto, tutte le Forze di Opposizione (Lista Civica per cambiare – Forza Italia – Lega Nord – MoVimento 5 stelle Formigine) rendono noto l’esito del Consiglio di Frazione tenutosi ieri sera  in merito all’area ex Carducci.

 

“Un Consiglio di Frazione come non se ne vedevano da anni, Sala Loggia strapiena, Cittadini determinati a far valere le proprie posizioni, un Amministrazione in affanno ed un PD assente. Questa la cornice in cui si è tenuta l’Assemblea. Il Sindaco e gli Assessori intervenuti hanno esposto la loro posizione ricevendo forti critiche da parte di tanti formiginesi che hanno preso la parola. Al termine del Consiglio, l’Assemblea ha votato in massa contro l’assurda scelta di vendere questo prezioso spazio pubblico.

I Formiginesi non vogliono la vendita delle Ex Carducci – spiega Paolo Bigliardi capogruppo della Lista civica per Cambiare – per la prima volta si è votato nel Consiglio di Frazione (grazie al nuovo regolamento) e quasi tutti hanno detto No alla vendita. Sindaco ed Assessori non hanno convinto. Perché la motivazione per vendere la più bella e unica area pubblica adiacente al castello per 1,4 milioni è stata quella di risanare il debito che ammonta a 46 milioni di euro. Vendere un gioiello di famiglia non risolve affatto il problema. Ce ne vorrebbe uno all’anno. E’ poi evidente che l’immobile nella sua parte storica del 1950 è in buonissimo stato e fuorviante è stato presentarlo come fatiscente. Area centrale, immobiliare con molte potenzialità, incasso basso. I Formigine hanno capito tutto, No alla Vendita e lavoro comune per trovare finanziamenti per il restauro.

Le ex Carducci – continua Alessandro Cuoghi capogruppo di Forza Italia – non si devono vendere! È questo ciò che emerge dall’ultimo consiglio di frazione di Formigine, dove quasi l’intera assemblea, chiamata ad esprimersi con il voto sulla delicata questione delle vecchie scuole, ha espresso un parere contrario nei confronti degli intenti di questa amministrazione. La volontà dei formiginesi appare ancor più chiara, casomai ce ne fosse bisogno, se si contano anche le oltre 1000 firme raccolte dal comitato “no vendita ex scuole carducci”, che tutte le opposizioni appoggiano e sostengono con forza. Le scuole, come testimoniato anche dai recenti sopralluoghi, risultano essere in ottimo stato smentendo clamorosamente il discorso dell’inagibilità paventato più volte da quest’Amministrazione. I nodi cominciano così a venire al pettine e chi non rispetta la volontà dei cittadini dovrà inevitabilmente pagarne le conseguenze.

Circa un mese fa è nato un comitato cittadino – sottolinea Davide Romani capogruppo Lega Nord  – per dire no alla vendita delle ex Carducci, abbiamo appoggiato fin da subito questo comitato. Le ex scuole Carducci sono un bene dei Formiginesi e tale deve rimanere. Ieri sera al consiglio di frazione del Capoluogo i cittadini si sono espressi votando contro questa vendita, ma anche dopo il voto dei cittadini e a fronte delle oltre 1000 firme a sostegno di questa battaglia il Pd proprio non vuole rivedere la decisione che ha preso. Il sindaco dice che è una scelta obbligata per risanare il bilancio, in poche parole son costretti a vendere pezzi di Formigine per porre rimedio agli sperperi PD degli anni passati. Mi chiedo se questa per loro è il modo corretto di ripianare il Bilancio, a breve venderanno il Castello e Villa Agazzotti?

Sono allibito – conclude Rocco Cipriano capogruppo del MoVimento 5 stelle – davvero non trovo le parole per descrivere la pochezza di un Amministrazione che sta caricando sulle spalle dei cittadini una specie di Fiscal Compact in salsa formiginese per rientrare in 3 anni di 11 milioni di euro (cosa che nessuno gli ha chiesto), smantellando di fatto il patrimonio del nostro Comune! Attività di governo resa ancor più incomprensibile se si considera che tra entrate ed uscite quest’anno (grazie alle altissime tasse), abbiamo un saldo positivo di quasi 2 milioni di euro. Piuttosto che continuare in quest’azione d’impoverimento, sarebbe più opportuno che il Sindaco Maria Costi prendesse carta e penna e scrivesse a Renzi esprimendo tutta la sua contrarietà al taglio dei trasferimenti quantificabili in 6 milioni a cui ci sta sottoponendo. L’area delle ex Carducci è di tutti e tale deve restare. Io non credo che Maria Costi vorrà essere ricordata negli anni a venire come il Sindaco che mise in vendita un bene comune così prezioso, nonostante il volere contrario della cittadinanza e soprattutto avendo dichiarato in campagna elettorale che avrebbe riqualificato l’area.

Un Cittadino ieri sera ha detto “Se chiamo un Geometra e gli chiedo di riqualificarmi casa … non mi aspetto certo che me la rada al suolo!” come dargli torto”.

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