bologna_fiere_Così il segretario generale Uil Emilia Romagna e Bologna, Giuliano Zignani su fiera di Bologna: «Il tavolo per discutere del futuro dei lavoratori della fiera è convocato.  E’ un passo avanti. Due però le condizioni che la Uil Emilia Romagna pone per aprire la discussione: il congelamento e quindi il ritiro della procedura di mobilità per i 123 lavoratori (non si può infatti trattare con una simile arma carica sul tavolo) e l’illustrazione del piano industriale di cui tanto si vagheggia.

Settantacinque giorni per chiudere la partita sono molto pochi soprattutto se in mezzo c’è agosto e si sa che, in quel periodo, la macchina burocratica va  a scartamento più che ridotto.

E già che in questa vicenda mal gestita, a pensare male ci si azzecca un dubbio sorge spontaneo: non è che la mano pesante sulla fiera di Bologna prelude ad altre mosse simili a Parma e Rimini in vista della creazione della holding degli expo? Si scaricano i lavoratori, si alleggeriscono i costi della nuova maxi società, si esternalizza a man bassa e i soci vivono felici e contenti».

 

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