“Il sopralluogo dell’Arpa e le relative analisi delle acque reflue che confluiscono nel laghetto utilizzato per l’irrigazione attestano un importante inquinamento. Per questo motivo la stessa Agenzia per l’ambiente ha diffidato la ditta Maman (che gestisce il resort ‘Gelso Bianco’) dal mantenere lo scarico delle acque reflue: ora, a prescindere dalle responsabilità e delle competenze in materia, che dovranno fare  gli agricoltori?”.
Se lo chiede la Cia di Modena che sottolinea e fa  proprio il disagio degli agricoltori che sono in ‘stand by’ , in questa situazione di incertezza. “Soprattutto – ribadisce la Cia –  chi dovrà sobbarcarsi gli oneri di una eventuale bonifica? Poi – aggiunge l’associazione – non basta una analisi, che chiaramente ha riscontrato il superamento di parametri di sicurezza, per far prendere una rapida decisione da parte dell’Amministrazione comunale per risolvere la vicenda? Evidentemente no poiché, a giudizio del Sindaco di Savignano, servono ulteriori analisi per verificare l’utilizzo ad uso agricolo dell’acqua. Anche in questo caso – conclude la Cia –  qualcuno dovrà rispondere, anche economicamente, di questo status che non dipende dai coltivatori, ma che è intriso di ordinaria burocrazia”.

 

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