Tiziano-Motti-4-autNel 2015 negli Stati Uniti le vittime di ‘ransomware’, quei virus che prendono in ostaggio i dispositivi e poi chiedono un riscatto, hanno pagato oltre 24 milioni di dollari per un totale di 2.500 casi. Ce ne parla Tiziano Motti, eurodeputato della settima legislatura e presidente di Europa dei Diritti, sulla base di quanto pubblicato dalla testata Business Insider, che spiega come la minaccia, secondo l’allarme del Dipartimento di Giustizia e Sicurezza Usa, è rivolta non solo a semplici utenti, ma anche pubbliche amministrazioni, polizia e ospedali. Rispetto al 2005 sono state 7.700 le denunce pubbliche e i danni ammontano a oltre 57 milioni di dollari. Secondo l’Fbi i riscatti pagati vanno da 200 a 10mila dollari. A febbraio scorso ha fatto notizia l’attacco hacker ad una nota clinica di Los Angeles, l’Hollywood Presbyterian Medical Center, con computer e strumenti informatizzati comprese le Tac, presi in ostaggio per una settimana. Tanto che il personale della struttura è tornata a carta e penna per gestire i dati dei pazienti. Gli hacker hanno chiesto all’ospedale un riscatto di 17mila dollari in bitcoin.

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