“Sono ingenerose, se non offensive, le dichiarazioni negative della componente Cgil “Sindacato è un’altra cosa”, verso l’ipotesi di accordo siglata unitariamente a novembre per il rinnovo del contratto nazionale industrie ceramiche.

Innanzitutto, la piattaforma è stata approvata dalla maggioranza dei lavoratori del comparto, e conseguentemente i contenuti dell’accordo sono coerenti con questa”.  Così Roberto Righi, segretario Filctem/Cgil Modena che prosegue: 

“Chiedere ai lavoratori di non votare l’accordo nelle assemblee che si stanno svolgendo in queste e nelle prossime settimane, significa non tener conto di un percorso di democrazia sindacale e della coerenza dei contenuti dell’accordo con quanto già approvato dai lavoratori.

Inoltre non vanno sottovalutati i contenuti stessi dell’accordo.

L’intesa rappresenta infatti una concreta risposta in difesa del potere di acquisto dei lavoratori, del welfare contrattuale e della prestazione lavorativa. Realizza un incremento dei minimi uguali per tutti i diversi settore interessati (piastrelle, ceramica sanitaria, materiali refrattari per oltre 25.000 addetti, di cui 12.000 nel distretto sassolese) e per le piastrelle genera un montante salariale superiore ai 2.000 euro al 31.12.19.

L’accordo prevede, inoltre, nel campo delle normative, il miglioramento delle relazioni industriali, e sul fronte dei diritti individuali non saranno tenuti in considerazione, in caso di patologie oncologiche, i giorni di assenza per terapia salvavita.

Sul fronte del welfare contrattuale è previsto un incremento della quota contributiva a carico dell’impresa dello 0,2%, viene poi istituita una commissione per aumentare le prestazioni del Fondo di assistenza sanitaria integrativa.

Il rinnovo del contratto si è concluso dopo una trattativa complicata, in un contesto reso difficile anche dall’assenza di un modello contrattuale generale, e il risultato è stato possibile dalla tenuta unitaria di Filctem/Cgil Femca/Cisl e Uiltec/Uil e dalla persistenza di  relazioni consolidate tra le parti, ma soprattutto dal contributo fondamentale dei delegati e delle delegate della delegazione trattante a Roma.

Questo non è un contratto delle burocrazie sindacali, ma un’ipotesi di accordo avanzata e coerente con le sfide del futuro del settore e del nostro distretto sassolese.

Per questo, sono certo che i lavoratori continueranno, come già avvenuto in queste prime settimane, ad esprimersi favorevolmente nelle assemblee a questa ipotesi di accordo” conclude Righi.

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