“Sono state espletate stamattina con esito negativo le procedure di legge in Seta Spa per il tentativo di conciliazione relativo allo stato di agitazione proclamato dai sindacati il 2 febbraio relativamente a varie rivendicazioni, tra cui il ricorso eccessivo agli straordinari e la carenza di manutenzione dei mezzi” – lo rendono noto i Sindacati.
“Filt/Cgil, Fit/Cisl, Uiltrasporti, Ugl/Autoferrontravieri e Faisa/Cisal sono dunque decisi a ricorrere al tavolo prefettizio per il successivo tentativo di conciliazione, con l’auspicio di ottenere risposte alle rivendicazioni, visto che la prima fase ha avuto esito negativo.

I sindacati sono altresì sorpresi che il presidente di Seta, Vanni Bulgarelli, si sia espresso a mezzo stampa l’8 febbraio sulle presunte assenze per malattie degli autisti, quando le organizzazioni sindacali il 2 febbraio avevano aperto le procedure dello stato di agitazione, denunciando l’eccessivo ricorso da parte di Seta alle prestazioni straordinarie, la scarsa manutenzione dei bus, la vetustà del parco mezzi e i numerosi disagi recati all’utenza.
I sindacati Filt/Cgil, Fit/Cisl, Uiltrasporti, Ugl/Autoferrontravieri e Faisa/Cisal si chiedono come mai l’impresa non abbia segnalato a tutti gli Enti preposti, così come previsto da leggi e norme vigenti, le presunte assenze per malattia.
Rimane il fatto che, per effetto della politica di sottorganico praticata da Seta, l’azienda ha obbligato nelle ultime settimane il personale viaggiante ad effettuare le prestazioni di lavoro su ben 2 turni consecutivi, con 14 ore di lavoro continuate” – continuano i sindacati.
“Chiediamo in fine al Presidente Bulgarelli – affermano i rappresentanti sindacali – di esercitare nelle sedi preposte il suo ruolo anziché svilirsi in una mera contabilità delle giornate di assenza che, come ben sa il presidente Bulgarelli, possono comprendere anche le maternità, i giorni di allattamento, i congedi in legge 104, ecc….
Infine, ma non ultimo, chiediamo a Seta che si preoccupi dell’efficienza dei bus a tutela e garanzia dei cittadini e del personale viaggiante, con la stessa attenzione che sta dedicando alla divisa degli autisti, contestando, per esempio, l’utilizzo della sciarpa durante la guida.
In tutto questo la politica modenese e i rappresentanti delle istituzioni dove sono ???”

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