Allargare le opportunità di connessione ultraveloce alla rete, per garantire ad un numero sempre maggiore di cittadini e imprese nuove opportunità e servizi più qualificati. E’ questo l’obiettivo dell’intesa firmata da Regione Emilia-Romagna, Lepida spa e Open Fiber,la società compartecipata da Enel e Cassa depositi e prestiti con la missione di dotare di banda ultralarga 270 città italiane entro il 2022, con un investimento complessivo di 3,9 miliardi di euro di cui 238 milioni in Emilia-Romagna nelle prime 10 città che saranno attivate.

Entro l’estate, quindi, a Cesena, Piacenza, Forlì, Ferrara, Rimini, Ravenna, Reggio Emilia, Imola, Modena e Parma potranno partire i lavori per consentire di raggiungere con la banda ultraveloce (pari a1Gbps, cioè 1 gigabit al secondo) il 70% delle abitazioni e imprese. L’accordo siglato prevede che Open Fiber, oltre a realizzare nuovi cavidotti per la posa della fibra ultraveloce, utilizzi prioritariamente le infrastrutture già esistenti, mentre Regione e Lepida promuoveranno la semplificazione dei procedimenti amministrativi per il rilascio dei permessi e delle autorizzazioni da parte degli Enti locali. La rete a 1Gbps realizzata da Open Fiber sarà poi accessibile a tutti gli operatori attivi sul mercato delle telecomunicazioni che potranno commercializzare i servizi con i clienti finali.

I dettagli tecnici dell’intervento nelle città saranno definiti nel pomeriggio di oggi, nel corso di un incontro con i sindaci dei Comuni interessati. Per raggiungere gli obiettivi prefissati e definire dove si interverrà, Regione, Lepida e Open Fiber daranno vita ad un Comitato tecnico paritetico.

“L’intesa tra Regione, Lepida e Open Fiber consentirà all’Emilia-Romagna di fare un ulteriore passo per raggiungere gli obiettivi fissati dall’Agenda digitale europea, per fornire a tutti la banda ultralarga ad almeno 30 Mbps e raggiungere l’85% delle persone con quella a 100 Mbps”, ha sottolineato l’assessore regionale alle Infrastrutture, Raffaele Donini.

“La banda ultralarga necessita di una grande collaborazione pubblico-privato- ha sottolineato il direttore generale di Lepida, Gianluca Mazzini-, dopo il piano sulle cosiddette aree bianche a fallimento di mercato, con questo accordo si lavora assieme ad un importante player per velocizzare e razionalizzare le realizzazioni nei luoghi in cui esso intende investire in autonomia”.

“Siamo particolarmente lieti di aver siglato questo accordo che consentirà alle città interessate di diventare ‘ultradigitali’ essendo così pronte per competere nei settori economici, nell’innovazione, nelle startup, nel telelavoro e nella telemedicina e facilitando il dialogo tra amministrazioni pubbliche e cittadini”, ha concluso il responsabile network operations Polo Milano di Open Fiber, Guido Garrone.

L’impegno della Regione per la connessione in rete dell’intera Emilia-Romagna

La Regione, attraverso Lepida spa, ha posato dal 2004 ad oggi oltre 180 mila Km di fibra ottica, messa a disposizione delle pubbliche amministrazioni prima, e dei cittadini ed imprese poi.

Nel 2013 è stato completato il piano per connettere tutta la regione in banda larga ed ora si sta lavorando per dotare tutto il territorio delle connessioni più veloci consentite dalla banda ultralarga. Con questo obiettivo sono definiti i piani di lavoro in collaborazione con le imprese che decidono di investire in proprio nelle zone più popolate, come nel caso di Open Fiber, e sono stati messi a disposizione 255 milioni di euro di risorse pubbliche per gli interventi nelle zone dell’Emilia-Romagna in cui gli operatori di telecomunicazione non intendono intervenire in autonomia per garantire anche a questi territori, nel più breve tempo possibile, le opportunità rese disponibili dalla rete.

La situazione attuale

La Regione Emilia-Romagna, attraverso Lepida, ha finora connesso in fibra ottica quasi 3000 sedi e uffici della pubblica amministrazione (tra Province, Comuni, Aziende ospedaliere e Ausl, ecc…), tra cui oltre 800 scuole raggiunte da reti da 1 Gbps.

Per i cittadini sono attivi oltre 1700 punti Wifi, che diverranno oltre 2400 entro fine dell’anno.

Inoltre, per quanto riguarda le imprese, la Regione ha messo a punto un modello per lo sviluppo della connettività nelle aree produttive (definito con la legge regionale sull’attrattività, l.r. 14/2014) che ha finora reso disponibile la banda ultralarga ad oltre 135 aziende di 33 aree.

Ora in onda:
________________