Anche il Comune di Sassuolo ha preso parte alla BIT di Milano (Borsa Internazionale del Turismo) che si è svolta da 2 al 4 Aprile scorsi, per proseguire il percorso di accreditamento di “Ceramicland”, come nuovo prodotto turistico distrettuale legato alla Ceramica e alle sue peculiarità.

Questo nuovo prodotto turistico, risulta coerente con la nuova legge nazionale sul Turismo voluta dal ministro Franceschini che intende valorizzare destinazioni turistiche non convenzionali ma ugualmente ricche di storia e cultura, quali  quelle del nostro Distretto..

Il progetto si sviluppa anche grazie al protocollo di intesa che è stato siglato in Regione, nei mesi scorsi fra i territori di Faenza e Sassuolo firmato lo scorso anno e che vuole mettere in gioco un patrimonio culturale, artigianale ed industriale unico al mondo.

La ceramica dell’Emilia Romagna, dalla maiolica artigianale faentina di fama internazionale al più importante distretto ceramico industriale del mondo, quello di Sassuolo, diventa prodotto turistico. E lo fa all’insegna della Via Emilia, brand turistico regionale, vero e proprio trait d’union delle eccellenze emiliano romagnole, dal Food alla Motor Valley, passando per Città d’Arte, cultura e Wellness. I Comuni di Faenza e Sassuolo hanno infatti siglato nei mesi scorsi, in sinergia con la Regione Emilia Romagna, un accordo triennale per la nascita e valorizzazione del Comprensorio Ceramico Regionale come destinazione turistica.  L’accordo – prevede infatti una collaborazione strategica tra le due realtà, finalizzata all’affermazione di un “cluster” regionale della ceramica, attraverso una comune strategia coordinata di marketing territoriale. Oltre ad individuare un calendario di eventi di livello internazionale e forte richiamo turistico -ma anche economico-imprenditoriale- nei territori coinvolti, i Comuni capofila dell’accordo si impegnano a dialogare con il settore della ricerca e dell’alta formazione, al fine di condividere comuni linee di sviluppo del settore ceramico a livello tecnologico, artistico e di design. Non solo, i due comuni capofila coinvolgeranno e coordineranno i territori interessati dal progetto, gli operatori turistici e le strutture museali ed espositive, e potranno ampliare la partecipazione ad altre realtà che abbiamo caratteristiche adeguate per l’adesione al comprensorio. L’accordo interessa una realtà che, tra il distretto ceramico di Sassuolo e quello romagnolo tra Faenza e Imola conta 93 aziende, che occupano 17.700 dipendenti con un fatturato annuo di 5,1 miliardi di euro.

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