Rafforzare il posizionamento dell’Emilia-Romagna tra le realtà più avanzate e promuovere l’internazionalizzazione del Sistema-Regione, integrando in un’unica visione le differenti attività in materia di relazioni internazionali ed europee realizzate dai vari settori dell’amministrazione regionale e svolgendo un ruolo di traino dei territori. Sono gli obiettivi del quarto Documento pluriennale di indirizzi in materia di attività internazionale per il periodo 2017-2019, presentato dalla Giunta e approvato oggi pomeriggio dall’Assemblea.
Il documento, frutto dell’attività della Cabina di regia per le attività di rilievo internazionale istituita nell’ambito del Gabinetto del presidente della Giunta e partecipata da tutte le direzioni regionali e dall’Assemblea legislativa, descrive l’attuale scenario e le principali evoluzioni nel quadro delle relazioni internazionali e le linee direttrici delle politiche europee, sia esterne che interne, nell’ambito delle quali si svolgono attività internazionali della Regione.
“Con la sottoscrizione del Patto per il Lavoro l’Emilia-Romagna si è candidata ad essere uno degli snodi cruciali in Europa e nel mondo di questa nuova fase – ha detto oggi in aula l’assessore regionale al Coordinamento delle politiche europee allo sviluppo, Patrizio Bianchi -. Dalla fine del secolo scorso ad oggi le dinamiche politiche, sociali ed economiche hanno assunto una complessità globale e in questa mutazione profonda e strutturale giocano un ruolo fondamentale i territori. Per competere- prosegue l’assessore- l’Emilia-Romagna intende valorizzare il proprio ruolo di hub delle trame connettiveche percorrono l’Europa da nord a sud e da est a ovest. Una sorta di cerniera tra le regioni più e meno avanzate per quanto riguarda la rete istituzionale, il welfare, le infrastrutture materiali e immateriali, la qualità e la sostenibilità ambientale della manifattura e delle filiere produttive tradizionali e di quelle innovative, le reti del sapere e della ricerca con particolare attenzione a quelle infrastrutture, come supercalcolo e big data, industria 4.0, materiali avanzati e sistemi di produzione innovativi, che hanno le potenzialità scientifiche, tecnologiche ed organizzative, per svolgere il ruolo di traino della competitività non solo regionale”.
L’obiettivo generale di rafforzare la competitività e l’attrattività del territorio si raggiunge, spiega il documento, in primo luogo attraverso la valorizzazione delle persone, attraverso politiche di investimento delle imprese e della pubblica amministrazione, e poi sostenendo l’innovazione, la diversificazione e la capacità imprenditoriale del sistema produttivo. Per mantenere attrattivo il territorio la Regione intende operare per garantire un elevato grado di qualità dell’ambiente, del patrimonio culturale e delle infrastrutture, per perseguire gli obiettivi di coesione territoriale e sociale, integrazione e potenziamento della qualità dei servizi collettivi. A questi obiettivi ed a quello di riposizionamento strategico del territorio, concorre in modo sinergico l’azione regionale in campo internazionale: la cooperazione istituzionale, la cooperazione allo sviluppo e territoriale, la cooperazione economica e la cooperazione scientifica e tecnologica, che possono mettere in campo qualificati attori del territorio: Università, sistema della ricerca, infrastruttura educativa, terzo settore, imprese e istituzioni.
A livello europeo, la Regione si colloca tra le realtà più avanzate in termini di capacità di esportazione, valore aggiunto delle produzioni in settori tradizionali ed innovativi e qualificazione della forza lavoro. Nella logica di mantenere e sviluppare ulteriormente tale posizionamento, strategica è la rete di alleanze attivata con Regioni europee più performanti, quali Land Assia, Nouvelle Aquitaine, Pays de la Loire, Wielkopolska e Noord Brabant, e rafforzare contemporaneamente la partecipazione nella Vanguard Initiative, in Areflh e nelle diverse reti strategiche a cui aderisce.
Per rilanciare il posizionamento regionale a livello extra europeo sull’asse nord sud e est del mondo, importante il consolidamento e l’ampliamento della collaborazione con regioni come il Gauteng in Sud Africa, il Guandong in Cina e la California negli Stati Uniti.
Considerando poi le relazioni storiche e la contiguità geografica con i paesi che si affacciano sull’Adriatico e il ruolo che l’Emilia-Romagna è in grado di giocare sia in riferimento alle sue infrastrutture materiali che a quelle immateriali, la Regione intende potenziare la propria presenza e il proprio contributo allo sviluppo delle politiche macro-regionali e in particolare strategia per la Macro-regione adriatica e ionica EUSAIR.
Attraverso strumenti attuativi come il Programma Adriatico Ionio, di cui la Regione è Autorità di gestione ed i programmi di Cooperazione Territoriale a carattere transfrontaliero come Italia/Croazia, l’impegno è quello di operare per promuovere le condizioni per uno sviluppo armonico del territorio europeo.

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