Mauro Rossi è il nuovo presidente di Confesercenti Modena. Nominato ieri all’unanimità in occasione dell’assemblea elettiva provinciale dell’Associazione, Rossi, succede a Massimo Silingardi che lascia dopo otto anni di mandato. Il neo presidente rimarrà in carica per i prossimi quattro anni e sarà affiancato dal presidente vicario, Mauro Bastoni e dai due vicepresidenti designati, Mauro Salvatori e Raul Gabrieli. Sempre in occasione dell’assemblea è stata rinnovata anche la Presidenza dell’Associazione imprenditoriale; elezione, anche in questo caso, avvenuta all’unanimità. Oltre il 40% dei componenti sono stati rinnovati con l’inserimento di diversi giovani imprenditrici ed imprenditori.

Mauro Rossi, 43 anni sposato con due figli è un imprenditore modenese del settore dei pubblici esercizi e del turismo. Con solidi trascorsi alle spalle nella gestione di attività imprenditoriali, è attualmente titolare di due esercizi in centro storico a Modena: la Pasticceria Remondini in largo San Giorgio e la Gelateria omonima in piazza Roma.

Diversi i temi affrontati da Rossi nel corso dell’assemblea elettiva che ha visto la partecipazione del sindaco di Modena e presidente della provincia Giancarlo Muzzarelli, oltre che del direttore regionale dell’Associazione Stefano Bollettinari. Dall’analisi della situazione nazionale a quella locale al centro delle sue riflessioni c’è l’impresa. “Pur con la crescita del Pil regionale, +1,4% il migliore in Italia nel 2016, i consumi anche in ambito locale sono tornati a rallentare – ha esordito – segnando a fine anno un -0,2% così pure l’occupazione. Stabile il saldo delle imprese tra aperture e chiusure, con un incremento solo di quelle del turismo. Difficoltà e cambiamenti però restano. Gli imprenditori continuano a fare i conti con una pressione fiscale elevata, le restrizioni per l’accesso al credito, una burocrazia asfissiante, abusivismo, forme di illegalità ed insicurezza. Oltre, alla concorrenza della grande distribuzione svincolata da ogni regolamentazione. Una vera ripartenza per le MPMI – ha evidenziato Rossi – potrà avvenire soltanto con l’affermarsi di un rinnovato modello di sviluppo, con al centro l’impresa, il lavoro, la conoscenza e il saper fare nella sua più ampia accezione rivalutando l’alta propensione all’imprenditorialità del territorio locale.”

È la via dell’innovazione quella che indica Rossi. Strada per altro già aperta in questi ultimi anni da Confesercenti Modena. “Il nostro obiettivo è quello della creazione di un sistema associativo di servizi innovativi a sostegno dell’imprenditoria diffusa sul territorio – riprende – In grado di accompagnare le imprese lungo un percorso di digitalizzazione, imprescindibile oggi, in un mondo dove è il solo il commercio online a crescere: quasi 20 miliardi il giro d’affari in Italia nel 2016, con un incremento di oltre 2,7 miliardi di euro sul 2015. Nessuno vuole snaturare tradizioni e valori di attività molto piccole e spesso a gestione famigliare. Ma dobbiamo fare il possibile per farle sopravvivere e prosperare. Si apre dunque un’opportunità per gli esercizi tradizionali di vicinato: che saranno sempre più digitali e connessi, ma che resteranno indispensabili per la rigenerazione del tessuto urbano delle nostre città. Ci candidiamo a essere tra i promotori e sostenitori di questo processo di trasformazione e modernizzazione dei centri urbani e del territorio modenese, favorendo l’intreccio sempre più stretto tra turismo, servizi, commercio, sfruttando le potenzialità della rete, ma restando vicini alla gente. La PMI e le sue rappresentanze possono giocare un ruolo attivo e propositivo a riguardo, a condizione che siano anche introdotte regole volte a consentire possibilità di successo anche alle piccole e medie imprese. Dipenderà dai governi, dalle istituzioni, ma anche da un’azione delle rappresentanze della PMI più incisiva volta a ridefinire un nuovo equilibrio della rete distributiva che consenta di recuperare il ruolo della PMI, presidio, indispensabile per la tenuta sociale delle nostre città.”

Anche l’insediamento di nuove medie strutture commerciali è stato analizzato da Rossi. “Il progetto di legge regionale sul governo del territorio che riforma la normativa urbanistica vigente si fonda su: lo stop al consumo del territorio e l’indirizzo verso la rigenerazione urbana. Principi condivisibili, tuttavia, data l’importanza che riveste il settore distributivo, riteniamo che le disposizioni in materia dovrebbero andare nella direzione di migliorare l’efficacia e l’integrazione delle politiche, evitando l’espansione incontrollata delle grandi strutture di vendita, mentre sarebbe importante introdurre anche in regione una norma che preveda un contributo per ogni metro quadrato di superficie di apertura, trasferimento o ampliamento di grandi strutture di vendita, da destinare ad un fondo volto a sostenere gli investimenti delle PMI, specie per progetti di riqualificazione ed innovazione nei centri urbani.”

E poi il turismo. “I positivi risultati registrati nella nostra provincia con 1.355.000 presenze nel 2016 (527.000 solo a Modena) e un incremento dell’11,2% sul 2015, mostrano che le politiche intraprese, da pubblico e privato insieme, sono da mantenere e rafforzare. A partire della promo-commercializzazione, e attraverso l’attuazione della Legge regionale 4/2016 e della messa a regime delle nuove destinazioni turistiche. Proprio per la particolarità della ‘Destinazione Turistica’ cui appartiene Modena, è necessario definire in modo preciso le regole della collaborazione con la Città Metropolitana di Bologna. Per questo riteniamo utile un coinvolgimento delle categorie che rappresentiamo perché possano essere protagoniste nelle strategie di promozione turistica che il nuovo Ente dovrà elaborare e attuare.”

“L’impresa, sul nostro territorio è un patrimonio diffuso e il commercio, il turismo e i servizi ne sono parte integrante. Forte quindi sarà il mio impegno e quello del gruppo dirigente – ha chiosato infine Rossi – per potere sviluppare progetti coerenti e concreti partendo da un’attività di ascolto e confronto continuo con la base associativa. Cercando di offrire gli strumenti utili per leggere analizzare il cambiamento ed individuare le opportunità. Insieme alla nuova presidenza cercheremo di guidare l’Associazione assicurando quell’unità e coesione che caratterizzano da sempre Confesercenti Modena. Ma con l’obiettivo di rafforzarne ulteriormente il suo valore per affrontare al meglio le sfide degli anni futuri.”

 

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