Non solo è stata la prima regione a recepirli, ma per ora è, assieme al Veneto, la sola in cui i nuovi Livelli essenziali di assistenza sono effettivamente disponibili per i cittadini, a un mese dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale. All’Emilia-Romagna va un duplice primato, che si traduce nella possibilità di avere più trattamenti, cure, visite ed esami riconosciuti dal servizio sanitario, gratuitamente o pagando un ticket.

“Siamo davvero orgogliosi di essere stati i primi a partire con i nuovi Lea, trasferendo in tempi rapidi sul territorio quanto prevede il decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri- commenta l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi-. Un risultato che abbiamo ottenuto perché in Emilia-Romagna abbiamo un altissimo livello di competenze, strutture e tecnologie, ma anche perché ci siamo mossi subito e bene dal punto di vista organizzativo. Non era scontato riuscire a farlo così velocemente, come dimostra il fatto che in tutte le altre regioni, ad esclusione del Veneto, il decreto ministeriale non è ancora stato recepito. Un altro motivo di grande soddisfazione- aggiunge Venturi-  è che attraverso i nuovi Livelli essenziali di assistenza vengono estesi a tutto il Paese trattamenti e cure che da noi sono già garantiti da tempo. Merito anche dei nostri professionisti, che in questi anni ci hanno consentito di anticipare, in buona parte, i nuovi Lea. E ora, grazie alla disponibilità dei medici di famiglia e dei pediatri di libera scelta che ci aiuteranno nella somministrazione dei nuovi vaccini, compiamo un altro, importante passo per rafforzare la prevenzione e la tutela della salute”.

Dai vaccini alla cura dell’endometriosi, dal trattamento dell’autismo all’ampliamento delle malattie rare, con relative esenzioni, fino al miglioramento della qualità dell’assistenza grazie a dispositivi tecnologicamente avanzati, come gli ausili informatici e di comunicazione per persone con gravissime disabilità. Numerosi sono gli esami e le cure che possono essere effettuati attraverso il servizio sanitario regionale.

Le nuove prestazioni
Già dal 1° gennaio alcune vaccinazioni sono offerte in modo attivo e gratuito dalle Aziende Usl: contro il meningococco B (ai bambini nel primo anno di vita, a partire dai nati dal 1° gennaio 2017), contro la varicella (per i bambini nel primo anno di vita e a 6 anni), contro il rotavirus ai neonati con fattori di rischio, contro la pertosse alle donne nell’ultimo trimestre di gravidanza, contro lo pneumococco per le persone nel 65esimo anno di età. Nel corso dell’anno verrà estesa l’offerta attiva e gratuita della vaccinazione contro il papilloma virus anche ai maschi dodicenni.
Ancora, senza oneri a carico del cittadino ci sono: le cure per l’endometriosi (malattia cronica provocata da anomalie nel tessuto interno dell’utero), per il trattamento dell’autismo, l’assistenza alle persone con Broncopneumopatia cronica ostruttiva,  prestazioni ambulatoriali tecnologicamente avanzate nell’attività di dialisi, esami di laboratorio (i dosaggi ormonali finalizzati alla valutazione della fertilità), la radioterapia, alcune prestazioni riabilitative delle funzioni neurologiche (rieducazione della voce e dell’eloquio in caso di traumi, delle funzioni mentali globali). Saranno introdotti, inoltre, numerosi dispositivi tecnologicamente avanzati, di fondamentale importanza per garantire l’autonomia delle persone disabili (ad esempio, ausili informatici e di comunicazione per persone con gravissime disabilità).
Viene ampliato l’elenco delle malattie rare, con relativa esenzione delle prestazioni: sono oltre 110 quelle inserite. Importanti revisioni riguardano anche le malattie croniche, per la maggior parte delle quali è individuata una serie di prestazioni fruibili gratuitamente. Inoltre alcune malattie, prima classificate come rare, diventano ora croniche, tra cui la celiachia e la sindrome di Down.

Prestazioni già assicurate in Emilia-Romagna
All’interno dei nuovi Lea figura una lunga serie di cure e prestazioni già assicurate dal Servizio sanitario regionale, gratuitamente o pagando un ticket: dal vaccino contro il meningococco ACWY nel secondo anno di vita, negli adolescenti e nelle persone più a rischio, ai controlli garantiti nel corso della gravidanza fisiologica; dalle visite e dagli esami previsti per la procreazione medicalmente assistita, sia eterologa che omologa, alle cure odontoiatriche per chi è affetto da patologie invalidanti o è in difficoltà economica, ai trattamenti di adroterapia per la cura dei tumori. Poi, prestazioni di genetica medica, le cure medico-farmacologiche, psico-sociali, assistenziali ed educative per le persone con dipendenza da gioco d’azzardo, l’ampliamento dello screening neonatale per la diagnosi precoce e la presa in carico tempestiva delle malattie metaboliche ereditarie, lo screening audiologico per favorire la migliore cura possibile del deficit uditivo nei neonati.

 

 

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