Sono disponibili gli esiti delle indagini effettuate da Arpae per verificare la presenza di formaldeide alle emissioni delle Fonderie Cooperative di Modena e nelle aree limitrofe all’impianto, nei momenti di percezione di odore. 
Informazioni precise sui livelli di emissione di formaldeide da parte delle Fonderie Cooperative di Modena e sui livelli ambientali dell’inquinante nelle aree limitrofe all’impianto, possono essere ottenute attraverso l’analisi dei singoli camini e le analisi in aria ambiente, presso le residenze dei cittadini, sia nei periodi di maggiore percezione degli odori (campionamenti di breve durata), sia per periodi di tempo più prolungati (campionamenti di durata tipicamente giornaliera). Le attività fin qui svolte da Arpae, ed anche quelle in previsione, rispecchiano per l’appunto tale programma di indagine.

I controlli alle emissioni delle Fonderie Cooperative di Modena
Gli esiti delle analisi effettuate rivelano tracce di formaldeide nelle emissioni E16 – cubilotto ed E41 – macchina spara anime (valori prossimi al limite di rilevabilità della tecnica, pari a 0,001mg/mc); nelle emissioni E26-lavorazione terra/tamburo rotativo, E27-distaffatura ed E71-essiccatoio anime, invece, non si è riscontrata presenza di formaldeide a concentrazioni superiori al limite di rilevabilità.

I controlli presso le aree residenziali: gli interventi Arpae di lunedì 19 giugno e di giovedì 29 giugno 2017
Il personale Arpae, a seguito di segnalazioni dei cittadini, è intervenuto nelle mattinate di lunedì 19 giugno e nel pomeriggio di giovedì 29 giugno 2017. In occasione dei sopralluoghi, i tecnici hanno provveduto ad effettuare campionamenti ambientali di aria da sottoporre in laboratorio alle procedure analitiche previste per la determinazione della formaldeide. I campionamenti sono stati realizzati nei momenti di maggiore percezione dell’odore: lo scopo era di verificare se, in occasione di questi eventi di durata variabile, la presenza di formaldeide fosse apprezzabile e a quali livelli.
In tutti i campioni ambientali ottenuti in queste condizioni, non si sono riscontrate concentrazioni di formaldeide superiori al limite di rilevabilità della tecnica di indagine che, in queste condizioni operative è di 0,010 milligrammi per metro cubo di aria (il valore guida dell’OMS è 0,100 milligrammi per metro cubo di aria).
Sulla base dei primi esiti di caratterizzazione delle emissioni dell’azienda, si può ragionevolmente ritenere che le maleodorazioni imputabili a Fonderie Cooperative di Modena non siano correlate alla presenza di formaldeide in concentrazioni superiori ai livelli di riferimento ma piuttosto alle caratteristiche della miscela di sostanze emesse, tra le quali, dai primi riscontri, emergono composti caratterizzati da bassissima soglia olfattiva, quali i fenoli.
In merito ai metodi alternativi di misura della formaldeide in ambiente con strumentazioni automatiche, è utile rimarcare il fatto che l’attendibilità delle rilevazioni deve essere verificata specificatamente in base alla possibile presenza o meno di sostanze interferenti tra le quali figurano, tra gli altri, idrocarburi aromatici e alifatici, composti ossigenati e fenoli, cioè molte delle sostanze identificate alle emissioni di Fonderie Cooperative di Modena; è pertanto più che plausibile una loro interferenza nelle rilevazioni di tali strumenti.

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