Il Consiglio comunale ha dato il via libera alla proposta di Abitcoop di trasferire il vincolo di destinazione alla locazione da cinque alloggi in corso di realizzazione in via Ghiaroni a quelli realizzati 10 anni fa nel Peep Panni, sempre destinati alla locazione ma con vincolo in scadenza. Grazie all’operazione, le famiglie che vi abitano ma non sono in grado di acquistare gli appartamenti e sono ancora in possesso dei requisiti necessari per accedere all’edilizia convenzionata potranno vedersi prorogato il contratto di affitto agevolato per altri 10 anni.

L’Aula ha infatti approvato la relativa delibera, illustrata dall’assessora Anna Maria Vandelli, con il voto a favore di Pd, M5s, Art.1 – Mdp e Per me Modena, e l’astensione di FI e Idea Popolo e libertà. La delibera prevede anche il rinnovo per 10 anni dei contratti di locazione relativi ad altri due appartamenti del Peep Panni qualora gli affittuari ne facciano richiesta. In caso contrario questi ultimi potranno essere liberamente venduti.

“Dieci anni fa – ha spiegato Vandelli – in via Panni è stata realizzata un’area Peep nella quale 10 alloggi sono stati destinati alla locazione con anche un contributo per il sostegno all’affitto della Regione Emilia-Romagna che ha consentito alle famiglie di godere di un contratto agevolato. Oggi quei contratti stanno per scadere – ha continuato – e, se alcune famiglie locatarie hanno avuto la possibilità di acquistare, altre hanno invece chiesto di rimanere in affitto in questi alloggi. Tale richiesta è stata elaborata e fatta propria da Abitcoop, che nel frattempo ha attivato altri interventi tra cui l’ultimo in via Ghiaroni con previsione di cinque alloggi in locazione non agevolata, quindi con canoni più alti rispetto a quelli di via Panni”.

L’assessora ha spiegato come da qui sia arrivata la proposta di permuta del vincolo di locazione sui cinque nuovi alloggi in via Ghiaroni, eliminando l’obbligo, per proseguire o rinnovare ex novo il vincolo di locazione sugli alloggi di via Panni. “Dal nostro punto di vista – ha continuato – è importante garantire la quantità di alloggi destinati alla locazione e assicurarci che il patrimonio nella disponibilità pubblica non venga ridotto: con la permuta questo non succede. Inoltre, abbiamo l’interesse pubblico di salvaguardare le famiglie che si trovano nelle condizioni di non poter accedere all’acquisto, che hanno ancora i requisiti per l’affitto agevolato e che, senza questa operazione, si troverebbero nella necessità di cambiare alloggio e sostenere delle spese aggiuntive”.

Sulla base dell’accordo, Abitcoop si impegna ad applicare ai canoni di locazione degli alloggi del comparto Panni, in compensazione del vantaggio economico ottenuto, uno sconto corrispondente alla redditività media del maggior introito derivante dalla vendita degli alloggi di nuova costruzione nel comparto Ghiaroni rispetto a quanto deriverebbe dalla vendita degli alloggi del comparto Panni.

Sul tema è intervenuto Luca Fantoni del M5s che ha espresso l’auspicio che la delibera “vada incontro davvero alle famiglie che abitano in via Panni e che sia il passo che le porti a migliorare la loro situazione attuale. Per questa ragione voteremo a favore”.

Per il Pd, Carmelo De Lillo ha parlato di “delibera di buon senso che nasce proprio per risolvere la questione a favore di quelle famiglie che, pur conservando i diritti, oggi non hanno la possibilità di acquistare l’appartamento. Questa delibera – ha aggiunto – intercetta un’esigenza e propone una soluzione per mantenere fisso il saldo sugli immobili per l’affitto e nello stesso tempo andare incontro alle famiglie”. Secondo Fabio Poggi “è evidente l’opportunità della delibera di sistemare un po’ le cose. È inoltre l’occasione per fare un ragionamento – ha proseguito – si evidenziano ulteriori meccanismi complicati del mondo Peep, in buona parte da aggiornare, cosa che la delibera prova a fare ma è importante riprendere il percorso iniziato per rimettere mano a tutto il tema dell’edilizia popolare e dei Peep”. Simona Arletti ha ricordato che “anche gli esperti che ci assistono per il nuovo Piano urbanistico hanno sottolineato come gli strumenti innovativi usati a Modena, quali il Peep e i Pip, come strumenti rivolti alla fascia intermedia, rispondono a un bisogno abitativo che ancora c’è rispetto alle tendenze sociodemografiche che vengono avanti. Dobbiamo rispondere a diversi livelli di esigenze – ha continuato – sia base che intermedia, per questo lo strumento va sostenuto e adeguato alle esigenze odierne”.

Paolo Trande di Art.1 – Mdp ha ribadito “la necessità che il Consiglio provi a fare riflessioni sul tema generale dei Peep e dell’housing sociale, perché le cose negli anni sono cambiate, a partire dalle condizioni socioeconomiche dei modenesi. Il territorio cittadino è una risorsa e dobbiamo provare a utilizzarla nel modo più giusto possibile, mentre negli ultimi anni non tutto è andato nel modo più lineare. Sollecito anch’io – ha concluso – un approfondimento per trovare soluzioni”.

Anche Marco Chincarini di Per me Modena si è detto “d’accordo con il consigliere Poggi sulla necessità di un approfondimento per la revisione del regolamento, perché i tempi sono cambiati e ciò che succede deve farci sollevare le antenne. La delibera risolve una situazione non prevista anche se personalmente ho sollevato dubbi su questa combinazione di numeri”.

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