“Ci aspettavamo un inizio d’anno più tranquillo dal punto di vista dei numeri del personale ATA assegnato alle scuole ma, al contrario, dobbiamo denunciare la nostra forte insoddisfazione e preoccupazione per i numeri assegnati alle scuole modenesi.

Il totale dei posti assegnati per il personale ATA (Collaboratori scolastici, assistenti tecnici e amministrativo) è pari a 2424 posti, somma che risulta da una prima assegnazione di 2199 posti avvenuta lo scorso mese di luglio con la definizione dell’Organico di Diritto, ai quali si sono aggiunti 225 posti assegnati in questi giorni con l’Organico di Fatto.

Si tratta in tutto di soli 13 posti in più rispetto allo scorso anno, e nei fatti fortemente insufficienti per fronteggiare gli importanti carichi di lavoro delle segreterie, tra l’altro impossibilitate a effettuare sostituzioni in caso di necessità, e il crescente numero di studenti nelle scuole della nostra provincia: il nuovo anno scolastico si aprirà con 33.276 iscritti, in pratica 569 studenti e 30 classi in più rispetto all’anno scorso.

A fronte di questo significativo aumento, il personale tecnico e amministrativo assegnato è assolutamente insufficiente a fronteggiare le crescenti complessità dell’intero sistema scolastico: all’attività “ordinaria” si sommano infatti una serie di compiti che vanno ad aggravare i carichi di lavoro rendendone difficile la corretta ed efficace esecuzione. Prova ne sia, ad esempio, quanto accade per il personale delle segreterie, già in queste ore impegnato a dover gestire tutte le pratiche e le incombenze legate all’obbligo vaccinale, e che nelle prossime settimane dovranno fronteggiare anche le migliaia di domande che arriveranno dall’avvio della campagna per le graduatorie di terza fascia del personale ATA.

Un numero così alto di studenti in più prevede inoltre maggiore attenzione nelle operazioni di accoglienza e vigilanza da parte dei collaboratori, che però per tutta la provincia saranno addirittura 5 in meno dello scorso anno. Così come altre difficoltà potrebbero esserci nelle attività di supporto e sostegno agli studenti con bisogni speciali, che potrebbero essere in numero maggiore rispetto all’anno scorso.

Numeri di personale così limitati, a fronte di situazioni estremamente complesse, rischiano quindi di portare seriamente al collasso l’attività degli uffici.

Le esigenze delle scuole sono altre e molto più complesse ed evidentemente non hanno trovato risposta.

In quest’ottica vogliamo stigmatizzare il fatto che, nella definizione degli organici, prima si chiede ai dirigenti scolastici di sottoscrivere le richieste motivate del fabbisogno delle scuole che dirigono, poi l’amministrazione “filtra” le richieste: è un gioco che francamente non comprendiamo e non accettiamo. Per questo motivo denunciamo la grave situazione e la grande difficoltà nella quale si trovano ormai da molti anni le istituzioni scolastiche e il relativo personale (già fortemente penalizzato dai mancati adeguamenti economici dovuti al blocco contrattuale che prosegue da anni), ribadiamo che a pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico molte scuole avranno grande difficoltà ad organizzare il servizio degli uffici di segreteria e di assistenza ai laboratori, di vigilanza, sicurezza e igiene per l’insufficienza delle risorse organiche mancanti.

Rivendichiamo quindi una maggiore attenzione nella definizione degli organici e interventi necessari a garantire il diritto allo studio, il supporto all’attività didattica e migliorare l’attività amministrativa delle istituzioni scolastiche”.

(FLC-CGIL, CISL-SCUOLA, UIL-SCUOLA, SNALS/CONFSAL)

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