Con la consegna del cantiere alla ditta Pessina costruzioni spa si è avviato l’intervento per il restauro, la riparazione sismica, il miglioramento sismico e la rifunzionalizzazione del complesso scolastico del liceo socio-pedagogico e musicale Carlo Sigonio di Modena. La conclusione dei lavori è prevista per il mese di febbraio del 2020.

L’investimento ha un valore complessivo, dopo la gara d’appalto, di 9 milioni di euro e alla consegna del cantiere insieme ai tecnici comunali e ai progettisti erano presenti il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, il vice sindaco e assessore alla Scuola Gianpietro Cavazza, l’assessore ai Lavori pubblici Gabriele Giacobazzi. Per Pessina Costruzioni sono intervenuti il Direttore tecnico Guido Valgolio e l’architetto Elena Reynaud, responsabile commerciale.

L’intervento consentirà di mettere a disposizione della scuola nella sede storica di via Saragozza, che non avrà più bisogno di succursali come in passato, 40 aule di vario tipo, per ospitare classi, piccoli gruppi e attività di sostegno; un auditorium con 160 posti; una biblioteca collocata in una delle ali più antiche dell’ex convento Corpus Domini; alcune aule speciali, come quelle di musica o di tecnologie musicali, la sala prove da 60-70 elementi, quella dedicata alle percussioni o quelle attrezzate per lo studio singolo dei vari strumenti.

Il sindaco Muzzarelli ha ricordato il percorso compiuto con la scuola per decidere se realizzare un nuovo edificio o “rientrare nella sede storica in un complesso che si va a integrare con il San Paolo, come poi è stato deciso, grazie soprattutto alla scelta di studenti e insegnanti”.

La superficie complessiva su cui si interviene è di 7.400 metri quadri, recuperando anche aree dell’edificio non utilizzate da parecchi anni, con circa 4 mila metri quadri di spazi all’aperto, tra cui un cortile di 3.324 metri quadri, il chiostro e i giardini interni.

La dotazione della scuola è completata da uno spazio ristoro che condurrà anche all’edificio già utilizzato come palestra per la ginnastica, con annessi spogliatoi e accesso anche da via Caselle, mentre un’altra palestra, di tipo agonistico, sarà realizzata nel comparto dell’ex Amcm. Al piano superiore della palestra scolastica troverà posto il Museo della scuola, con materiali storici e didattici d’archivio.

Vincendo la gara d’appalto, con la modalità dell’offerta economicamente più vantaggiosa, “Pessina Costruzioni” si è incaricata anche di sviluppare il progetto esecutivo sulla cui base la Soprintendenza ha espresso il parere per il via libera al cantiere. Con le migliorie tecniche impiantistiche proposte dall’azienda, ha precisato il direttore tecnico Valgolio, “si eleva la classe energetica del complesso scolastico, che passa da C (progetto a base di gara) a B, riducendo del 35 per cento la quantità annua di energia primaria non rinnovabile necessaria”.

 

DAL CONVENTO DEL XVI SECOLO ALLA SCUOLA

Il progetto prevede il restauro d’insieme dell’edificio con la conservazione di architetture, disposizioni d’insieme, aspetto e finiture

Nell’intervento in programma al liceo Sigonio le operazioni di tipo strutturale si integrano con quelle di rifunzionalizzazione: sono previsti, infatti, lavori di riparazione e miglioramento sismico, di restauro dell’intero complesso scolastico (che oltre all’edificio vero e proprio comprende un chiostro, cortili, cavedi interni e un grande spazio esterno oggi solo in parte a verde), ma anche attività per inserire nuove funzioni nella struttura, con la realizzazione, ad esempio, di aule dedicate allo studio di strumenti musicali o dello stesso auditorium, che necessitano di particolari requisiti in tema di miglioramento e isolamento acustico.

L’edificio, inoltre, viene dotato di tre ascensori e, nelle scale interne, per consentire la completa rimozione delle barriere architettoniche, di pedane elevatrici a compasso utilizzate frequentemente negli edifici sottoposti a restauro per non alterare i livelli storici.

Nell’intervento si presta, comunque, massima attenzione alle peculiarità specifiche dell’edificio che, sorto nel XVI secolo come struttura conventuale, da fine ‘800 ha avuto destinazione previdenziale e scolastica.

L’edificio, infatti, come spiegano i progettisti, si presenta come aggregato di parti diverse per origine e stato manutentivo e il progetto ha come finalità e metodologia il restauro del complesso edilizio, con la conservazione delle architetture, delle disposizioni d’insieme, dell’aspetto e, per quanto possibile, delle finiture. Per questo, sono state effettuate una dettagliata ricerca storica e un’indagine stratigrafica, quest’ultima volta a individuare materiali e colori antichi, che verranno ripristinati in accordo con la Soprintendenza.

Alcuni interventi, inoltre, consentiranno di liberare la facciata realizzata negli anni Trenta, mentre gli inserimenti di nuovi e necessari elementi non incideranno sui prospetti esterni: la scala di emergenza prevista dalla normativa antincendio, per esempio, sarà collocata internamente nella parte a nord dell’edificio.

Alcuni laboratori vengono ricavati in spazi all’interno del comparto San Paolo, da poco ristrutturato e collegato al Sigonio attraverso una grande apertura presente tra i rispettivi giardini.

Ora in onda:
________________