Sono in corso in questi giorni i lavori di riqualificazione di alcune aule degli edifici scolastici del Comprensivo 2, che vedono fianco a fianco genitori degli alunni delle scuole e circa 30 richiedenti asilo accolti e accompagnati da Ceis, Caleidos e Porta Aperta.

Dopo una prima esperienza nel mese di luglio alle scuole Paoli, continua infatti la collaborazione tra le “scuole” di Modena ed in particolare i Comitati Genitori e l’Assessorato al Welfare del Comune di Modena, i gestori dell’accoglienza dei richiedenti asilo – Caleidos, Ceis, Porta Aperta – e in questo caso anche il Quartiere 4, nel progetto di integrazione dei migranti “#insiemecon” nell’ambito della riqualificazione delle scuole Calvino, Galilei e San Geminiano – Istituto comprensivo 2.

Gli interventi, che termineranno sabato 9 settembre richiedendo circa una decina di giorni di attività, consistono nella ritinteggiatura e nella risistemazione degli ambienti. Il progetto rientra nell’accordo sul volontariato dei richiedenti asilo che il Comune di Modena ha sottoscritto con Diocesi, Prefettura, Terzo settore e Csv. Tutte le attività sono cofinanziate dal Progetto La Scuola al centro Solidus, Comune di Modena e Quartiere 4.

“L’iniziativa –– spiega la vicaria dell’Istituto Comprensivo 2 Elena Barbieri – è nata dall’idea di concretizzare i valori di accoglienza, integrazione e appartenenza, che caratterizzano la nostra comunità educativa, attraverso un progetto di riqualificazione degli spazi scolastici promosso dai Comitati dei Genitori alla fine dello scorso anno scolastico. In questi giorni – ha aggiunto – gruppi di genitori volontari, iscritti all’albo dei cittadini attivi del Quartiere 4, saranno impegnati insieme ai richiedenti asilo nei lavori di tinteggiatura delle aule. Confidiamo che questo sia solo l’inizio di altre esperienze svolte in collaborazione con i migranti”.

Per i richiedenti asilo – spiega l’assessora al Welfare del Comune di Modena Giuliana Urbelli – è un’occasione di fare esperienze utili se non assimilabili a quelle lavorative  e per avviare un percorso di integrazione in città. In questo senso stiamo lavorando con i Quartieri per migliorare alcune situazioni critiche presenti in città, come nell’area di via Costellazioni. Questi progetti – aggiunge Urbelli – presentano una certa complessità e vanno curati con grande energia, ma per i richiedenti asilo le esperienze di volontariato rappresentano concretamente un’opportunità di integrazione”.

Il materiale necessario è messo a disposizione in parte dal contributo del Comune di Modena, tramite un finanziamento ministeriale a sostegno delle attività di accoglienza degli Enti locali, in parte dalle risorse dell’Istituto comprensivo che ha vinto un apposito bando.

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