La classifica di Times Higher Education premia Unimore per quanto riguarda le entrate riscosse dal settore privato (industry income) per ricerca.

L’industry income rappresenta l’abilità di un’università di contribuire allo sviluppo del settore privato tramite l’innovazione e la consulenza, una missione – spiegano gli estensori del rapporto – di fondamentale importanza nella realtà accademica globale. Questa categoria misura l’entità dell’attività di knowledge-transfer tramite il valore delle entrate provenienti dal settore privato, in proporzione al numero di unità di personale accademico. Si tratta di un parametro in grado di rilevare quanto il settore privato sia invogliato a investire nella ricerca universitaria e quanto l’università sia in grado si attrarre fondi dal mercato commerciale.

A livello italiano l’Università di Modena e Reggio Emilia si piazza all’undicesimo posto e comunque risulta il primo ateneo della regione Emilia Romagna per quanto riguarda la capacità di attrarre finanziamenti dal sistema delle imprese per invenzioni, innovazioni, tecnologie e consulenze.

Col punteggio di 40.6 Unimore precede l’Università di Bologna (39.1), l’Università di Parma (37.3) e l’Università di Ferrara (34.2).

Times Higher Education ogni anno redige una classifica delle migliori 1000 università del mondo valutandole sotto l’appetto della didattica, della ricerca, delle citazioni e della internazionalizzazione, oltre che delle entrate private per la ricerca.

“L’ottimo piazzamento del nostro ateneo in questa speciale classifica della ottantina di università italiane prese in esame dalla istituzione inglese – afferma il Rettore prof. Angelo O. Andrisano – riconosce gli sforzi che abbiamo compiuto in questi anni per inserire Unimore nel contesto del territorio, legando come nel caso dell’Academy del Veicolo le sue prospettive di crescita nella didattica e nella ricerca alle eccellenze presenti”.

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