Lo spesometro pensato così, con invio semestrale di tutte le fatture all’Agenzia delle Entrate e dall’anno prossimo addirittura trimestrale, non può funzionare. Il carico burocratico si appesantisce in modo significativo (come se ce ne fosse bisogno…) e anche i problemi informatici (che hanno costretto a diversi rinvii fino all’ultimo del 16 ottobre) dimostra che occorre tornare indietro a un invio annuale”.

Lapam Confartigianato interviene sul ‘caos spesometro’ che, in queste settimane, sta facendo tribolare non poco aziende e professionisti. In pratica tutti coloro che sono soggetti all’Iva devono inviare in via telematica l‘elenco analitico (e non più aggregato) di tutte le fatture emesse e ricevute nel primo semestre del 2017, mentre dal prossimo anno l’invio (se le cose non cambieranno) diventerà trimestrale.

La proroga dovuta alle difficoltà riscontrate è giusta – prosegue Lapam – ma occorre oliare il sistema perché, così come è stato pensato, è davvero complesso da gestire. Come associazione, e insieme anche a molti altri, chiediamo due cose essenzialmente: che non vi siano sanzioni per chi, in evidente buona fede, ha commesso errori in questo primo invio e che, soprattutto, questo adempimento venga sistemato e torni a una cadenza annuale, evitando spreco di tempo e risorse per le imprese senza un effettivo miglioramento della situazione per l’Agenzia delle Entrate”.

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