Cosa può fare ognuno di noi per ridurre i rischi in caso di terremoto o di alluvione? L’occasione per scoprirlo è partecipare a “Io non rischio”, la campagna nazionale per le buone pratiche di protezione civile in programma sabato 14 ottobre, giunta quest’anno alla settima edizione, e alla quale partecipa anche Modena.

“È importante – commenta il sindaco Gian Carlo Muzzarelli – che nella nostra città, a cinque anni dal terremoto e dopo l’alluvione, possiamo approfondire insieme la conoscenza di ciò che può accadere. L’educazione per intervenire nel miglior modo possibile è fondamentale così come la valorizzazione della nostra squadra, composta dai tanti volontari di diverse associazioni che ogni giorno svolgono una funzione sociale profondissima”.

Alla manifestazione modenese, in collaborazione con il Comune di Modena, hanno aderito Gruppo volontari di protezione civile di Modena, Croce blu di Modena, Fir Cb associazione Pegaso 2012 di Modena, la Pubblica assistenza Avap di Maranello, la Pubblica assistenza di Vignola, il Gruppo comunale volontari di protezione civile di Carpi.

Dalle 9 fino al tramonto, in largo Muratori, le associazioni di volontariato di protezione civile animeranno una giornata di incontro con i cittadini per diffondere la cultura della prevenzione e sensibilizzare sul rischio sismico e di alluvione, oltre ad accompagnare i partecipanti in un percorso di conoscenza del territorio e della memoria dei luoghi. I volontari modenesi propongono infatti anche un trekking urbano: tre visite guidate, dalle 15, alla scoperta di “Modena: città sulle acque”.

Il percorso, adatto a tutti e gratuito, consiste in una passeggiata di circa due ore lungo le antiche vie d’acqua cittadine e prevede anche un passaggio attraverso il cortile d’onore dell’Accademia, dove era situata la darsena del canale Naviglio, oltre a tappe alla fontana del Graziosi che rappresenta i fiumi Secchia e Panaro, in via Saragozza dove ci sono ancora le paratoie che consentono di deviare il flusso dell’acqua proveniente dal canale San Pietro, e in corso Canalchiaro. Sono previste tre partenze: alle 15, alle 15.40 e alle 16.20, accompagnate da volontari. Per partecipare è necessario iscriversi scrivendo una mail all’indirizzo modena2017@iononrischio.it oppure direttamente ai punti informativi sabato 14. Considerato che il trekking attraverserà l’Accademia, all’atto dell’iscrizione, oltre a nome e cognome sarà necessario anche indicare luogo e data di nascita e fornire gli estremi di un documento di identità in corso di validità.

La campagna “Io non rischio” è nata nel 2011 per sensibilizzare la popolazione sul rischio sismico ed è promossa dal Dipartimento della Protezione civile con Anpas-Associazione nazionale pubbliche assistenze, Ingv-Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia e Reluis-Rete dei laboratori universitari di Ingegneria sismica. L’inserimento del rischio maremoto e del rischio alluvione ha visto il coinvolgimento di Ispra-Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, Ogs-Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale, AiPo-Agenzia Interregionale per il fiume Po, Arpa Emilia-Romagna, Autorità di bacino del fiume Arno, CamiLab-Università della Calabria, Fondazione Cima e Irpi-Istituto di ricerca per la Protezione idro-geologica.

Sul sito ufficiale della campagna, www.iononrischio.it, è possibile consultare i materiali informativi su cosa sapere e cosa fare prima, durante e dopo un terremoto o un maremoto.

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