E’ possibile utilizzare lo smartphone per imparare? Usarlo nelle scuole, in percorsi educativi formali e non formali, in sicurezza e consapevolezza? A questa domanda ha voluto rispondere Smart Generation, progetto cofinanziato dall’Agenzia Nazionale Giovani nell’ambito del Programma europeo Erasmus+ finalizzato ad un uso consapevole dello smartphone per le giovani generazioni.

I risultati del progetto – che ha coinvolgendo 93 insegnanti ed educatori e 1576 ragazzi europei tra i 12 e i 17 anni sulla base di accordi con 21 scuole di diverso ordine e grado e 6 enti pubblici – saranno presentati a Modena. L’appuntamento è per domani –  mercoledì 25 ottobre – a partire dalle ore 14,30 presso la sala C di Palazzo Europa, in via Emilia Ovest, 101.

Dopo l’introduzione del presidente del centro culturale Francesco Luigi Ferrari Paolo Tomassone, prenderà la parola Gianpietro Cavazza, assessore alla Scuola del Comune di Modena. Alle 15,20 l’intervento di Valeria Ferrarini, Coordinatrice del progetto Smart Generation e, a seguire, Tiziana Venturi, Bruna Scozzaro e Laura Parenti (Media educator). Alle 17 Chiara Lugli (insegnante Istituto Venturi) e Giovanna Maciariello (sociologa ed educatrice, Solidarci) interverranno sull’esperienza “Educare allo Smartphone”. Alle 17,30 conclude i lavori Giovanni Bursi, sociologo e referente tecnico del Progetto Smart Generation.

Il progetto è stato sviluppato anche grazie al supporto tecnico-scientifico del Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università degli Studi Federico II (Napoli), di Aretés (Modena), di InForMedia (Modena) e dell’Associazione MED – Emilia Romagna (Modena).

SMART Generation è un progetto finanziato dall’Agenzia Nazionale Giovani nell’ambito del Programma europeo Erasmus+ che coinvolge il Centro culturale Francesco Luigi Ferrari di Modena, Fundación Cibervoluntarios (Spagna), Rural Women National Association (Romania), la rete europea EAEA (Belgio), ANFMR (Romania) e Solidarci di Caserta.

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