“Maggiori competenze agli enti pubblici e ovviamente più risorse per tematiche fondamentali per il rilancio della nostra economia come: il lavoro, la sanità,  l’innovazione, la ricerca, la cooperazione ed il commercio. A queste condizioni, armonizzate con una migliore gestione della finanza pubblica e del sistema tributario, come sindacato abbiamo  condiviso il percorso che ha portato la  Regione Emilia-Romagna a  trattare con il governo nel negoziato per ottenere maggiore autonomia” ai sensi dell’art.116 comma 3 della Costituzione”: commenta il segretario regionale dell’Ugl Emilia-Romagna, Tullia Bevilacqua.

Il sindacato conferma che v’è stato: “un vero e democratico percorso di confronto e condivisione fra giunta regionale, parti sociali, mondo produttivo, categorie economiche”.

Una convergenza ribadita in sede di  Patto per il Lavoro –  la sera del 7 novembre –  alla presenza del Presidente  Bonaccini e degli assessori competenti per le materie oggetto della trattativa che si sono impegnati ad aggiornare le parti sull’andamento del negoziato con il Governo e gli sviluppi che questa trattativa potrà fornire.

Fra le tematiche all’ordine del giorno nel negoziato regionale con palazzo Chigi anche  finanza pubblica e sistema tributario.

“A nostro parere , muovendo a nostro vantaggio la leva delle entrate fiscali con un minore trasferimento allo Stato ed un maggiore impiego  sul territorio, si permetterebbe una migliore  redistribuzione e/o riduzione dei tributi regionali a tutto vantaggio della rete del welfare e dei servizi sanitari che potrebbero essere implementati o resi ancora più fruibili ed economici per tutti”: commenta Tullia Bevilacqua.

“Più autonomia per la nostra regione vuol dire anche più risorse, più servizi, più lavoro, e di conseguenza più benessere per il tessuto sociale dell’Emilia-Romagna e tutti i cittadini, compresi quelli che stanno subendo gli effetti di una crisi economica senza precedenti”:  conclude il segretario regionale dell’Ugl Emilia-Romagna.

 

 

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