Attività produttive, agricoltura, ‘climate change’: l’Emilia-Romagna chiama a raccolta i territori più avanzati del mondo per confrontarsi su un modello di crescita sostenibile: anche la provincia sudafricana del Gauteng sarà tra i protagonisti del Summit che la Regione organizzerà a ottobre 2018, a Bologna, invitata insieme ai governi locali di Assia (Germania), California (Stati Uniti), Guandong (Cina) con cui la Regione ha già sottoscritto accordi di cooperazione. 
E’ uno degli risultati della missione istituzionale in Sudafrica appena conclusa guidata dall’ assessore regionale all’Agricoltura, Simona Caselli.

Al centro della visita a Johannesburg Il meeting bilaterale con il presidente della Provincia del Gauteng, David Makhura. Il faccia a faccia tra istituzioni ha portato alla definizione di un Pogramma di lavoro per il 2017 e il 2018 e alla collaborazione a progetti di gestione delle risorse idriche per contrastare il cambiamento climatico, programmi scientifici tra Università, sviluppo di servizi per l’agricoltura e le filiere agroalimentari.

“Abbiamo concretizzato molti degli impegni previsti dall’accordo sottoscritto lo scorso anno tra Emilia-Romagna e Guateng- ha spiegato l’assessore regionale all’agricoltura, Simona Caselli-. Con il nuovo programma comune messo a punto nel corso della missione saremo in grado di attivare preziose collaborazioni per interventi innovativi in agricoltura fondamentali per la crescita dei nostri territori grazie al coinvolgimento di università, imprese e centri di ricerca.  Abbiamo anche puntato a sostenere la presenza dell’Emilia-Romagna nei più importanti eventi internazionali di settore per aumentare le opportunità di mercato e di internazionalizzazione del nostro territorio”.

Incentivare gli scambi di ‘saperi’ in ambito accademico è uno degli obiettivi degli incontri con le Università di Pretoria, Vaal e Witwatersrand. Uno dei primi progetti è quello con l’Università di Bologna con cui è stata attivata una collaborazione sul programma Twinning per la formazione sui processi innovativi da applicare ai servizi veterinari.

Altro tema al centro degli scambi tra istituzioni, la gestione delle risorse idriche per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici e la nuova frontiera rappresentata dall’agricoltura di precisione, come ad esempio l’uso di macchine guidate da dati satellitari per interventi mirati quali il controllo dello ‘stato di salute’ delle piante, in grado di ridurre i costi nel rispetto dell’ambiente.

Tra i nuovi progetti messi in campo è prevista la formazione e la collaborazione con gli istituti universitari del paese per lo sviluppo di competenze e tecniche di depurazione delle acque, per la loro potabilizzazione e, in particolare in agricoltura, per contenere le perdite, da realizzare con l’Università di Ferrara e il Cer (Canale emiliano-romagnolo).  Per facilitare le relazioni è prevista la costruzione di un “Ecosistema di Università e Centri di ricerca e sviluppo”.

Altro progetto di punta è la realizzazione di un programma di assistenza tecnica su Agricoltura e sicurezza alimentare con le università e la Regione. Previsto lo sviluppo di una linea di azione per realizzare servizi per la meteorologia, in collaborazione con Arpae (Agenzia regionale prevenzione Ambiente Energia) per contrastare il cambiamento climatico.

La cooperazione in campo agricolo, finalizzata allo sviluppo di servizi per l’agricoltura e le filiere agroalimentari in Sud Africa, si concentrerà in particolare su quella del pomodoro con un processo che va ‘dalla terra alla tavola’, in collaborazione con Pomorete il network di imprese del piacentino, prima filiera italiana del pomodoro.

Infine, la Regione, in collaborazione con l’Ambasciata italiana a Pretoria, è al lavoro per partecipare entro l’anno con le principali realtà locali a fiere internazionali: il primo appuntamento in programma è la partecipazione al Science Forum South Africa – The Urban Agriculture Revolution (7 e 8 dicembre).

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