“Il Comune modenese di Serramazzoni non collabora, un’inadempienza che può comportare l’attivazione di un procedimento disciplinare nei confronti dei funzionari competenti”. Il Difensore civico regionale, Gianluca Gardini, a luglio aveva interpellato, sollecitato da alcuni cittadini, l’amministrazione comunale di Serramazzoni, chiedendole di fare chiarezza in merito all’utilizzo di una strada: un tratto in via Serra Marano in località San Dalmazio (laterale alla provinciale 21) acquisito nel 2011 dall’amministrazione comunale attraverso una donazione, prima classificato come bene demaniale per poi essere nel 2014 nuovamente declassificato ad uso privato, con l’annullamento dell’atto precedente. Dopo la prima richiesta di luglio il Difensore civico aveva sollecitato più volte il Comune a fornire chiarimenti sulla natura della strada. La situazione, spiega Gardini, “richiede di essere meglio definita, quanto meno riguardo alla manutenzione della strada (e alle relative responsabilità)”. Deve altresì, prosegue, “essere definita sul piano giuridico la questione relativa al transito dei residenti”. L’inerzia del Comune, rimarca quindi il Difensore civico, “contravviene ai principi di correttezza e trasparenza dell’azione amministrativa, tanto più che l’operato dell’amministrazione ha reso interclusi i fondi dei cittadini residenti, mentre, per contro, la strada possiede tutti i requisiti per essere riconosciuta ad uso pubblico (collegando due vie pubbliche, di cui una conduce a un parco)”.

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