Nell’ultimo triennio le giornate di lavoro nei campi sono aumentate del 4,2 per cento, nonostante le aziende datoriali abbiano subito un calo del 1,6 per cento. Ciò dimostra una evidente concentrazione aziendale: il numero delle aziende datoriali diminuisce, però incrementa il numero delle giornate di lavoro (779 gl di media per azienda) e il numero degli operai agricoli (+3%); significa che le aziende del settore sono sempre più strutturate.

Dall’elaborazione complessiva si evince la vitalità e il dinamismo del settore agricolo emiliano-romagnolo, malgrado la crisi economica del Paese e i suoi effetti sul piano occupazionale.

Confagricoltura Emilia Romagna, per storicità e per contenuti di rappresentatività, è la prima organizzazione datoriale agricola, sia per numero di giornate di lavoro, con una media di crescita pari al 5,6 per cento negli ultimi tre anni, sia per numero di occupati ad azienda, con la media regionale più alta pari a 10,9 operai agricoli. L’associazione si conferma così il partner privilegiato delle imprese in materia sindacale, contrattuale e nel disbrigo delle pratiche amministrative.

Da sempre Confagricoltura è attenta alle tematiche del lavoro e della previdenza. Si farà il punto mercoledì 7 marzo, a Ravenna, al convegno dal titolo “Novità 2018 per Previdenza e Lavoro nel settore agricolo” (presso la Cassa di Risparmio di Ravenna in via Boccaccio 22, alle ore 15.30), organizzato da Confagricoltura Ravenna, Confagricoltura Ferrara e Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini; con l’intervento del direttore dell’Ispettorato nazionale del Lavoro, Paolo Pennesi, e del responsabile sindacale di Confagricoltura, Roberto Caponi.

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