Sì è svolta in questi giorni un’importante attività di formazione in materia di molestie nei luoghi di lavoro rivolta agli oltre 100 dipendenti della unità locale di Camposanto della Smurfit Kappa, multinazionale che produce scatole in cartone ondulato (in foto momenti della formazione).
Questa iniziativa nasce da un accordo promosso dalle sigle sindacali Cgil Cisl Uil e sottoscritto nei mesi scorsi e si è avvalsa della collaborazione dell’Associazione Donne e Giustizia di Modena.

Durante la mattinata i dipendenti dell’azienda si sono potuti confrontare con le avvocate Giovanna Zanolini,  Lara Ferrari e Laura Caputo, con la psicologa Elisabetta Vaccari volontarie dell’Associazione e con le sindacaliste della Cgil Tamara Calzolari e Giulia Casamassima sui temi delle molestie e delle discriminazioni nei luoghi di lavoro.
Tali temi che non riguardano solo le donne, ma in generale le parti più deboli nei rapporti di lavoro, hanno riscosso molto interesse tra i lavoratori e le lavoratrici intervenuti, poiché le esperte hanno portato esempi concreti di attività di tutela che si svolge sia in azienda che attraverso l’azione legale e sindacale.
Si è  fatto riferimento, ad esempio, ad un recente caso di condanna per molestie in un’azienda tessile carpigiana a danno di un’impiegata o del caso di una lavoratrice che ha trovato il coraggio di denunciare una molestia subita sul lavoro grazie al sostegno di una collega e all’aiuto del personale del Pronto Soccorso di Modena formato adeguatamente per affrontare episodi di questa natura.

Dai racconti è emerso quanto sia importante far rete tra tutti i soggetti che sono nel territorio per sostenere le persone che denunciano episodi di violenza, poiché gli ambienti di lavoro dove ci sono comportamenti di questo genere danneggiano in primis il lavoratore, ma sicuramente anche l’azienda stessa penalizzandone l’efficienza e il clima.
Per questo si vuole dare gambe a quanto previsto dalla legge regionale e al protocollo modenese firmato tra Cgil Cisl Uil e associazioni di categoria che prevede tra le altre cose di fare attività  di formazione e prevenzione nei luoghi di lavoro.
Solo conoscendo i propri diritti e gli strumenti per tutelarli e formando ad un atteggiamento attento e rispettoso tra i dirigenti e i preposti, si possono costruire le condizioni per combattere fenomeni che riguardano milioni di lavoratori nel nostro paese, la maggior parte purtroppo donne, come ha rilevato la recente indagine Istat. Chi subisce molestie può dunque rivolgersi ai rappresentanti sindacali e tramite loro valutare il percorso e gli strumenti da mettere in atto per rimuovere tali comportamenti.

L’esperienza della Smurfit ha fatto da apripista per una serie di altri interventi in importanti aziende del nostro territorio e crediamo sia il modo migliore per fare qualcosa di concreto per celebrare la festa internazionale della donna l’8 marzo.

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