Ieri all’ora di pranzo la polizia è intervenuta presso un supermercato in via Regina Margherita, a Reggio Emilia, dopo che l’addetto alla sicurezza  aveva segnato un taccheggio. Sul posto, gli agenti prendevano contatti con la guardia giurata la quale riferiva che il soggetto in questione, un ragazzo straniero di 20 anni, aveva riempito due grandi borse della spesa con prodotti alimentari per poi uscire tranquillamente dall’esercizio commerciale tramite la porta di ingresso, cercando così di eludere le barriere antitaccheggio. Fermato dalla guardia il giovane, vistosi scoperto, ammetteva l’azione criminosa e mostrava il maltolto (prodotti alimentari per un valore di circa 178 euro). Il malfattore veniva quindi denunciato all’Autorità Giudiziaria in stato di libertà per il reato di furto.

Nel pomeriggio intervento presso l’isola ecologica di via Mazzacurati, in seguito alla segnalazione di furto di materiale ferroso. Il responsabile dell’isola ecologica riferiva che qualche minuto prima, un soggetto, molto probabilmente di origine straniera, era entrato nell’area di raccolta alla guida di un autocarro ed aveva iniziato a caricare sul veicolo diversi oggetti in ferro. Sorpreso dal richiedente, frettolosamente eseguiva manovra di retromarcia per poi fuggire verso l’esterno facendo perdere le proprie tracce.

Questa mattina poco dopo le 3.00, durante uno dei quotidiani servizi di controllo del territorio tesi a identificare e individuare persone sospette, la Polizia procedeva al controllo di un’autovettura con tre persone a bordo in via Garonna. Una di loro, un cittadino tunisino di 27 anni, vistosi scoperto e rendendosi conto di non avere alcuna alternativa, consegnava spontaneamente agli operatori una confezione in cellophane termosaldata contenente sostanza verosimilmente cocaina. All’uomo veniva pertanto elevata la contestazione amministrativa dell’art. 75 DPR 309 /90 per l’uso personale di sostanze stupefacenti.

Due ore più tardi, intorno alle 5.00, la Polizia interveniva presso un ristorante di via Bizet per effettuare un sopralluogo di furto. Sul posto, gli agenti appuravano che poco prima ignoti malfattori erano entrati nei locali forzando la porta antipanico e aprivano il registratore di cassa, al cui interno tuttavia erano custodite solamente le monete metalliche che non venivano asportate. Il titolare dell’attività confermava non esserci alcun ammanco.

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