Il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli oggi, lunedì 23 aprile, ha incontrato i segretari provinciali dei sindacati confederali per illustrare loro gli esiti dell’ispezione amministrativo-contabile ministeriale che si è tenuta dal 29 maggio al 16 giugno 2017 presso il Comune di Modena, relativa al quinquennio 2012-2016, esiti che sono pervenuti al Comune in data 27 marzo 2018.

Sindaco e organizzazioni sindacali, in un comunicato congiunto, “hanno preso atto con compiacimento che la relazione ministeriale contiene numerosi riconoscimenti sul buon lavoro svolto dal Comune e dal personale dell’Ente nell’applicazione delle norme relative al bilancio e al personale a conferma dell’onestà, correttezza amministrativa, trasparenza e professionalità con cui si opera nel Comune di Modena”.

Il sindaco e i segretari di Cgil, Cisl e Uil hanno esaminato i punti sui quali sono state espresse riserve e diverse valutazioni degli ispettori rispetto alle quali “l’Amministrazione risponderà puntualmente con la piena consapevolezza e fiducia del valore delle proprie ragioni”.

“Le Parti – continua il comunicato – non condividono assolutamente, e pertanto, respingono l’interpretazione ministeriale relativa al calcolo del fondo decentrato per il personale dipendente. Tale interpretazione, comporterebbe, infatti, una grave decurtazione delle risorse destinate ai lavoratori per remunerare servizi che vengono garantiti alla cittadinanza e metterebbe in discussione la stessa autonomia contrattuale delle Parti”.

Per questo motivo, sindaco e sindacati “criticano fortemente l’atteggiamento centralistico che a livello ministeriale si è consolidato ulteriormente negli ultimi anni, influenzando in modo considerevole anche le norme in materia, e respingono con determinazione le conseguenti interpretazioni”.

L’Amministrazione comunale, inoltre, ha confermato la propria ferma volontà di mantenere i fondi destinati alla valorizzazione del lavoro e dei salari dei lavoratori e di agire, di conseguenza, per riaffermare la propria posizione. Anche i sindacati hanno assunto di promuovere proprie iniziative per contrastare un tentativo inaccettabile di colpire, di fatto, il sistema delle relazioni sindacali.

Il comunicato congiunto si conclude sottolineando come “l’autonomia degli enti locali è, e deve rimanere, un fattore determinante per lo sviluppo dei territori e, in questo senso, non si può colpire in alcun modo la contrattazione decentrata scaricando sui lavoratori, che sono fondamentali per il buon funzionamento della Pubblica Amministrazione, gli effetti negativi di una normativa farraginosa, spesso contraddittoria e centralista”.

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