17 milioni di volontari, di cui oltre 160.000 in Italia, celebrano l’8 maggio, in tutto il mondo, la Giornata Internazionale della Croce Rossa in occasione della nascita di Henry Dunant, l’uomo che sui campi di battaglia ha avuto l’idea che ha portato alla nascita della più grande organizzazione Umanitaria del mondo.

Il Comitato CRI di Reggio Emilia per ricordare l’avvenimento e portare il suo contributo a questa giornata, venerdì 4 maggio, in un apposito incontro con l’Amministrazione Comunale di Reggio Emilia, ha consegnato al Sindaco Luca Vecchi e al Vice Sindaco ed assessore al welfare, Matteo Sassi la bandiera della Croce Rossa perché possa essere esposta nel palazzo comunale; contestualmente sono state presentate le attività del 2017 e i festeggiamenti che saranno realizzati in centro storico il 26 e 27 maggio.

Una rappresentanza degli oltre 500 soci volontari attivi ha accompagnato il Presidente Roberto Piro per testimoniare alla comunità reggiana il lavoro che la CRI compie per il benessere dei cittadini, attraverso il lavoro volontario, il tempo e la competenza dei propri soci.

La mission dell’associazione: tutelare e proteggere la salute e la vita, favorire il supporto e l’inclusione sociale, preparare e dare risposta ad emergenze e disastri, disseminare il Diritto Umanitario Internazionale, promuovere attivamente lo sviluppo dei giovani, agire con una struttura efficace e trasparente che fa leva sul volontariato, si realizza attraverso 6 aree di impegno.

  1. Tutela e protezione della salute e della vita: con 15 automezzi garantisce circa 10.000 trasporti di emergenza coordinati dal 118 e oltre 4.000 trasporti programmati per persone che necessitano di attrezzature speciali. Diffonde la conoscenza del primo Soccorso e delle manovre di disostruzione pediatrica attraverso corsi rivolti alla cittadinanza. Attiva quotidianamente un ambulatorio infermieristico che offre prestazioni gratuite. Attiva postazioni mobili per attività di monitoraggio della salute dei cittadini nelle piazze e nei centri commerciali.
  2. Supporto e inclusione sociale: i volontari distribuiscono viveri a nuclei familiari in difficoltà, svolgono attività di strada nel periodo di Emergenza Freddo rivolte ai senza fissa dimora, svolge opera di sostegno a persone anziane e sole, collabora alla realizzazione di attività di tempo libero per ragazzi disabili.
  3. Preparazione della comunità ad emergenze e disastri: un percorso di formazione continua dei volontari permette di formare squadre di soccorso speciale in acqua e in caso di rischio nucleare, biologico, chimico, radiologico, di portare soccorso sulle piste. Oltre alla risposta all’emergenza svolge assistenza in caso di grandi eventi.
  4. Disseminazione del diritto Umanitario Internazionale e dei Valori della CRI nelle scuole primarie e secondarie attraverso soci volontari opportunamente formati e fra i cittadini attraverso corsi di accesso.
  5. Gioventù: i giovani della CRI promuovono iniziative di sensibilizzazione e comunicazione sui valori dell’associazione. Organizzano corsi e incontri sui temi: riduzione dei rischi, adattamento ai cambiamenti climatici, educazione sessuale e prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili, educazione alla sicurezza stradale e educazione alimentare, educazione alla pace).
  6. Sviluppo comunicazione e promozione del volontariato.

 

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