Si è tenuto nei giorni scorsi l’evento di lancio del progetto “Particidade – Pianificazione partecipata dei servizi per città e comunità educanti e resilienti in Mozambico”, finanziato dall’Agenzia italiana per la Cooperazione allo sviluppo (Aics) del ministero degli Affari Esteri. Un progetto particolarmente rilevante di durata biennale e dal valore di oltre un milione di euro, che vedrà un’importante partnership tra Reggio Emilia e il Mozambico nell’ambito della rigenerazione urbana, dei servizi socio-educativi e della formazione e dell’inserimento giovanile nel mondo del lavoro.

Nel dare il benvenuto alla delegazione Mozambicana in visita presso il Centro culturale ed il Centro sociale Orologio di Reggio Emilia, il sindaco di Reggio Emilia ha sottolineato la lunga storia di amicizia che lega Reggio Emilia al Mozambico: “Progetti come Particidade – ha detto il sindaco Luca Vecchi – sono fondamentali per mantenere vivi dialoghi internazionali tra città e cittadini. L’incontro tra città, disponibili al dialogo ed all’apertura, rende visibili ed effettive esperienze di incontro positive tra differenti culture e tradizioni, e mettendo insieme esperienze e problemi comuni, contribuiscono ed hanno un ruolo fondamentale per la costruzione della pace”.

Un dialogo quindi in cui il Comune di Reggio Emilia è capofila, e che ha visto nel suo momento di avvio in città la partecipazione di importanti rappresentanti dei partner di progetto quali Municipio di Maputo, Municipio di Pemba, Università Eduardo Mondlane di Maputo, Comune di Milano, Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori italiani, Regione Emilia-Romagna, Fondazione E35, Fondazione Reggio Children, Associazione italiana turismo responsabile (Aitr), Gruppo di volontariato civile (Gvc), Fondazione Avsi, Organizzazione delle Nazioni Unite per lo sviluppo industriale (UNIDO) e Unicef Mozambico.

Altri importanti attori locali, quali il mondo cooperativo – rappresentato da Legacoop Emilia Ovest e dal Consorzio Oscar Romero – sono stati protagonisti della tre giorni, ed avranno un ruolo importante nello sviluppo delle attività future, che si muovono verso tre principali ambiti di azione:

la promozione e gestione di processi urbanistici e di rigenerazione urbana;
il coinvolgimento delle comunità locali per la ridefinizione di alcuni servizi socio-educativi;
interventi di supporto delle competenze dei Municipi di Pemba e Maputo attraverso alcuni strumenti per promuovere l’impiego e l’occupazione giovanile migliorando i servizi per l’impiego e promuovendo corsi di alfabetizzazione e formazione professionale.

“Il dialogo tra città è al centro di questa progettazione condivisa – ha detto l’assessora alla Città internazionale Serena Foracchia aprendo il dialogo con i rappresentati politici dei Municipi partner di Maputo e Pemba – e per questo l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo ha deciso di puntare fortemente su questo progetto. Un progetto che parte mettendo le persone, con particolare attenzione ai giovani, al centro, partendo dal presente e dall’esistente, al fine di intervenire per dargli valore, per migliorarlo, e per mettere al centro il concetto di bellezza come valore fondante le comunità”.

Concetto ripreso dall’assessore alle Politiche per lo sviluppo economico della città di Maputo Joao Munguambe: “Il progetto Particidade deve partire mettendo le persone al centro, nell’ottica della trasparenza, dell’inclusione e della sostenibilità. Fondamentale il focus sui giovani, che sono oltre il 50% dei cittadini Mozambicani”.

Il Comune di Milano, con la rappresentante del Gabinetto del Sindaco Silvia Laferla, ha sottolineato “l’importanza del dialogo e del coinvolgimento effettivo dei territori, dei funzionari e delle competenze interne ai Municipi ed ai territori”, rilanciato anche dalla presidente dell’Assemblea Municipale di Pemba “Non possiamo prescindere dal coinvolgimento delle competenze de gli attori già presenti sui nostri territori, favorendo sinergie e capitalizzazioni comuni”.

Ed è proprio su questo concetto che la città di Reggio Emilia ed il territorio hanno quindi messo a disposizione le proprie competenze e buone prassi, coinvolgendo gli uffici comunali preposti come il servizio Rigenerazione Urbana ed Officina Educativa; ma anche importanti attori del territorio, portatori di competenze ed elevati livelli di eccellenza riconosciute a livello mondiale, come ad esempio Fondazione Reggio Children Centro Loris Malaguzzi, già coinvolto dal Comune di Reggio Emilia all’interno di un importante dialogo promosso da Unicef Mozambico sul ruolo degli Enti Locali nella promozione dei servizi e dei diritti dei bambini nelle Municipalità Mozambicane.

“Fondamentale nel dialogo internazionale e nello sviluppo locale è la riflessione sul ruolo dei Municipi nel guidare le comunità locali nella creazione di processi che portino alla comunità educante, e qui il ruolo fondamentale della politica e della partecipazione, solo se partecipata l’educazione è politica” ha dichiarato Carla Rinaldi durante il panel dedicato ai contributi dei partner tecnici di progetto.

Concetto ripreso anche da Andrea Rossi di Unicef Mozambico, che ha sottolineato il ruolo e l’esperienza di Reggio Emilia nel supporto ai Municipi Mozambicani “che provano a mettere le politiche educative al centro della propria agenda politica. Anche in mancanza di risorse fenomenali l’esperienza di Reggio Emilia ci insegna che fondamentale è anche l’agenda delle priorità, e l’interrogarsi su quali siano gli aspetti fondamentali di una cooperazione sostenibile, che non può prescindere dall’educazione come investimento non solo sul futuro, ma anche su presente”.

Nell’ambito della rigenerazione urbana il Comune di Reggio Emilia ha poi coinvolto attori di rilevanza nazionale, come il Consiglio Nazionale degli Architetti, insieme agli Architetti reggiani, con la loro controparte Mozambicana, che saranno protagonisti nei dialoghi sulla rigenerazione urbana. “Il progetto Particidade da finalmente gambe all’accordo tra architetti italiani e mozambicani sottoscritto grazie al supporto del Comune di Reggio Emilia nel 2015. Inoltre la concomitanza di temi di lavoro del progetto da una grande opportunità di sviluppo, nel dialogo tra architetti, di un approccio multidisciplinare, ideale per il ripensamento e la rigenerazione delle città” ha commentato l’architetto Walter Baricchi, responsabile per la Cooperazione Internazionale del Consiglio Nazionale degli Architetti.

Anche secondo Anselmo Cani, rappresentante degli architetti mozambicani e direttore della facoltà di architettura dell’Università Mondlane di Maputo ha salutato con soddisfazione l’avvio del progetto, “l’importanza della riqualificazione al fine di fornire servizi ed infrastrutture di base alle comunità è al centro del lavoro dell’Università Mondlane, e tema centrale per lo sviluppo urbano delle città Mozambicane”.

In conclusione della mattina, anche Leonardo Morsiani del Consorzio Oscar Romero, altro importante soggetto coinvolto nel dialogo, ha sottolineato “Le tante cose possibili del lavorare insieme, sotto orientamenti precisi da parte degli enti locali. Politiche ed orientamenti generatori di opportunità”.

Risultato della tre giorni di lavoro congiunto è stata la definizione delle prime linee di lavoro pratiche per l’avvio delle attività previste nei territori.

Il lavoro degli architetti ed esperti reggiani di rigenerazione urbana, in collaborazione con gli esperti locali mozambicani, ha definito l’avvio di una importante riflessione sul ruolo degli spazi pubblici urbani. Verrà realizzato un importante workshop di scambio in Mozambico, dal quale scaturiranno le linee guida per lo sviluppo di due interventi di rigenerazione urbana definiti anche grazie alla collaborazione dei cittadini e di giovani architetti reggiani e mozambicani.

Al fine di rafforzare il ruolo dei Municipi nella promozione di servizi educativi di qualità, percorsi di partecipazione a livello locale verranno realizzati, grazie anche ad un lavoro di co-progettazione tra attori locali ed esperti reggiani (Fondazione Reggio Children ed Officina Educativa), al fine di implementare servizi educativi e per la promozione dei diritti dei bambini a gestione municipale ed in orario extracurricolare, fondamentale nelle città partner per rafforzare i servizi educativi di base, che vedono ancora carenze molto importanti in termini di risultati. Basti pensare che il Mozambico rimane uno dei paesi con il tasso di analfabetismo più alto al mondo, superiore al 40%.

I Municipi dovranno infine giocare un ruolo fondamentale anche per lo sviluppo di opportunità per i giovani, sia in termini occupazionali che di creazione di nuova impresa. La volontà è quella di capire come si possa favorire la nascita di un sistema basato sul concetto di Cooperazione, al fine di mettere in rete le idee e le opportunità di investimento sui territori di Maputo e Pemba, troppo spesso caratterizzati da una forte domanda di servizi ma con scarse competenze circa l’offerta degli stessi.

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