Non solo luoghi di cura e sollievo ma, prima ancora, realtà in grado di promuovere salute e prevenzione. Sono gli ospedali, e i servizi sanitari in genere: per tre giorni (da domani, mercoledì 6, fino a venerdì 8 giugno), a Bologna, più di seicento esperti da tutto il mondo discuteranno e si confronteranno su quest’approccio innovativo, tra politiche e buone pratiche.
L’occasione sarà la 26esima Conferenza internazionale HPH, la Rete degli ospedali e dei servizi sanitari che promuovono la salute, che verrà ospitata al Centro Congressi, piazza della Costituzione, Sala Europa. Un appuntamento organizzato dall’Azienda Usl di Reggio Emilia per conto della Regione Emilia-Romagna. Tutti gli interventi saranno in inglese.

“La prevenzione e la promozione della salute, in ogni ambito- sottolinea il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, nel messaggio di saluto inviato-, sono ai primi posti dell’agenda del Servizio sanitario dell’Emilia-Romagna. Sono certo che da questi tre giorni di lavoro scaturiranno proposte e progetti utili a migliorare lo stato di salute di tante persone nel mondo. Il confronto di esperienze provenienti da sistemi sanitari diversi rappresenta sicuramente un’opportunità di crescita per tutti noi, in particolare sul tema della promozione della salute, che è al centro di questa conferenza internazionale”.

Domani, mercoledì 6 giugno, interverranno tra gli altri Elisabetta Gualmini, vicepresidente della Regione e assessore al Welfare, Giuliano Barigazzi, assessore alla Sanità e Welfare del Comune di Bologna, e Mirko Degli Esposti, prorettore vicario dell’Università di Bologna.

“La visione intersettoriale della promozione della salute e della prevenzione è al centro delle politiche sociali e sanitarie della nostra Regione- afferma la vicepresidente Gualmini-. Come lo sono il coinvolgimento e la partecipazione dell’intera comunità. Sono concetti che ci hanno guidato nella stesura del Piano sociale e sanitario e di quello per la prevenzione, gli strumenti con i quali l’intero sistema regionale opera, con particolare attenzione all’integrazione tra sanità e welfare, trasversalità e rispetto delle prerogative di ogni singola fascia di destinatari. Tutto questo- conclude la vicepresidente- per garantire livelli di assistenza e cura dei cittadini all’insegna di una sempre maggiore qualità”.

La Rete, in sintesi
Fondata dall’Organizzazione mondiale della sanità, la Rete HPH (Network of Health Promoting Hospitals and Health Services) ha come obiettivo principale quello di diffondere i concetti della promozione della salute negli ospedali e nei servizi sanitari, migliorare la qualità dell’assistenza, le relazioni tra ospedali/servizi sanitari, comunità e ambiente, parallelamente alla soddisfazione dei pazienti, dei parenti e del personale. Tutto questo attraverso lo sviluppo di strutture, cultura, processi decisionali e organizzativi innovativi.
La Rete è focalizzata soprattutto sui pazienti e sui loro familiari, con un’enfasi particolare sui bisogni dei gruppi più vulnerabili. Il principio ispiratore dell’HPH per aumentare la capacità dei servizi sanitari di “produrre” salute è fortemente basato sulle strategie dell’Oms, a partire dalla Carta di Ottawa per la Promozione della Salute. La Rete, in sintesi, intende affrontare questioni socio-ambientali più vaste che vanno oltre agli approcci medici intesi a curare gli individui: fra gli altri, sono compresi interventi per pazienti cronici, in modo da aiutarli ad affrontare malattia e disabilità e sostenere al meglio il livello di qualità della vita.

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