Violenza sessuale aggravata nei confronti di una bambina di appena 4 anni. Questa la pesante accusa con cui i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Castelnovo Monti hanno tratto in arresto un pensionato 67enne reggiano, dimorante in un comune dell’Appennino, ristretto al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura reggiana.

I carabinieri castelnovesi hanno infatti dato esecuzione a un ordinanza di custodia cautelare in regime di arresti domiciliari emessa dal Tribunale di Reggio Emilia su richiesta della Procura reggiana, concorde con gli esiti investigativi dei carabinieri. I fatti oggetto del capo d’imputazione si sarebbero verificati intorno alla metà dello scorso mese di maggio. Secondo quanto ricostruito dalle indagini dei carabinieri, la piccola vittima si trovava nel cortile intenta a giocare quando sarebbe stata avvicinata dall’uomo che le avrebbe rivolto le turpi attenzioni spingendogli un oggetto nella zona anale, poi rivelatosi un cacciavite giocattolo, per poi chiederle di baciargli le zona intime. Una condotta quella dell’uomo che la piccola ha subito riportato alla mamma che si trovava in casa e che ha quindi allertato i carabinieri di Castelnovo Monti formalizzando la relativa denuncia.

Sono seguite le relative indagini da parte dei carabinieri del locale nucleo operativo e radiomobile, che coordinate dalla Procura reggiana hanno portato ad acquisire incontrovertibile elementi di responsabilità a carico del 67enne pensionato reggiano nei cui confronti la Procura di Reggio Emilia, concorde con gli esiti investigativi, ha chiesto e ottenuto dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia un provvedimento restrittivo di natura cautelare che nella giornata di ieri è stato eseguito dai militari castelnovesi che hanno arrestato l’uomo ristretto al termine delle formalità di rito in regime di arresti domiciliari a disposizione della competente magistratura.

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