Nasce nelle campagne di Nonantola uno spazio in cui coltivare la terra, ma anche incontrarsi, integrarsi, curare fragilità psico-fisiche e sociali. Si chiama “Natura che cura”, è un progetto di agricoltura sociale e viene inaugurato domani – giovedì 21 giugno – alle 19 in via Gatti a Nonantola. L’iniziativa è di CoopAttiva, storica cooperativa sociale modenese costituita nel 1984 e aderente a Confcooperative Modena.

«La nostra mission è utilizzare il lavoro come strumento di inclusione – spiega Giorgio Garuti, presidente di CoopAttiva – Sviluppiamo continuamente nuovi ambiti d’intervento per essere sempre più capaci di accogliere e promuovere la cultura della diversità. Con “Natura che cura” offriamo a nuovi lavoratori e utenti la possibilità di lavorare all’aperto in un contesto agricolo progettato per star bene. Si tratta di 2,5 ettari di terreno dedicati a bosco, alberi da frutto, orto e piccoli frutti. Ringraziamo la famiglia Piccinini-Fontanesi, che ci ha proposto in comodato d’uso gratuito un terreno con il sogno di realizzare un luogo a contatto con la natura per far nascere progetti generativi e di relazione, in stretto rapporto con il territorio».

Questo spazio di lavoro agricolo inclusivo è concepito per generare benessere, tanto in chi qui lavorerà quanto in chi vi farà semplicemente visita. Immersi nella natura, vivendo i tempi dell’agricoltura, potranno vivere questa originale esperienza persone con disabilità o difficoltà di accesso al mercato del lavoro a causa di uno svantaggio o una fragilità sociale, educatori, comunità territoriale, visitatori occasionali.

Il fulcro del progetto è l’orto sociale vissuto come spazio di lavoro, incontro, integrazione e cura. «L’orto-terapia consiste nell’unire le principali pratiche agricole finalizzandole alla coltivazione di piante e ortaggi, apportando benessere a diverse tipologie di disabilità. Il progetto – continua Garuti – rappresenta una preziosa occasione per chi necessita di spazi di relazione o di occasioni di reinserimento lavorativo: giovani, bambini, anziani, inoccupati in genere. Gli spazi sono stati progettati ispirandosi all’idea steineriana di “organismo agricolo”: il terreno diviene uno spazio nel quale tutti i singoli componenti sono in relazione tra loro, concorrendo al buon funzionamento dell’insieme. Bosco, siepi, vite, fiori, alberi da frutto, ortaggi: tutto l’organismo agricolo nel suo insieme è “natura che cura”».

Per far crescere questo progetto, che comporta ingenti spese per la gestione di un terreno così vasto, CoopAttiva ha lanciato una campagna di crowdfunding sul portale www.ideaginger.it. Grazie ai primi 35 sostenitori, sono già stati raccolti quasi 2 mila euro. Altre donazioni sono attese dopo l’inaugurazione di domani: appuntamento alle 19 in via Gatti a Nonantola per un aperitivo-cena, con accompagnamento musicale del chitarrista classico Dario Malucelli.

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