Il Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e Vulnerabilità di Unimore organizza, assieme al Centro Internazionale di Studi e Documentazione per la Cultura Giovanile ISDC-di Triest), una tavola rotonda per dare avvio alla stesura della Carta mondiale per il “diritto di dialogo”.

L’appuntamento, che si terrà venerdì 6 luglio 2018 alle ore 10.00 presso la Saletta del Complesso universitario San Geminiano (via San Geminiano 3 – piano ammezzato) a Modena apre un iter di lavoro per la preparazione condivisa di una Carta che dichiari il Diritto di dialogo come Diritto fondamentale.

L’iniziativa, dal titolo “Verso una Carta mondiale per il “diritto di dialogo”. Principi, fonti, pratiche”, sarà introdotta dalla prof.ssa Gabriella Valera (iSDC) e coordinata dal prof. Thomas Casadei del CRID di Unimore.

La tavola rotonda intende dare inizio ad un approfondito lavoro sui fondamenti del diritto in chiave dialogica e con uno sguardo di scala planetaria. La “Carta”, che verrà presentata a Trieste nel 2020, con un convegno in concomitanza con l’ESOF – European Science Open Forum dedicato a Trieste come Capitale Europea della Scienza 2020, sarà costruita a partire da alcuni principi fondamentali che la fondano e si articolerà con riferimento a diversi ambiti che durante l’incontro modenese, il primo in sede ufficiale, cominceranno ad essere definiti: diritto alla cittadinanza; dialogo delle identità, delle culture e delle generazioni;  dialogo dei confini e delle frontiere.

“L’incontro – spiega il prof. Thomas Casadei di Unimore – si collega ai progetti di terza missione “Per un alfabeto della Parità” (III edizione: “Percorsi dell’inclusione. La città, l’Europa, il mondo”), con riferimento al territorio del Comune di Modena, e al “Forum Mondiale dei Giovani: Diritto di Dialogo” (XI edizione: “Etica e complessità- Etica della complessità”) che si tiene a Trieste. Esso rientra, più precisamente, nell’ambito delle attività promosse dal CRID insieme al Centro Internazionale di Studi e Documentazione per la Cultura Giovanile (iSDC-Trieste) grazie a una convenzione recentemente sottoscritta e incentrata sull’attenzione per le nuove generazioni e per il dialogo interculturale. Come ha suggerito Gabriella Valera, che illustrerà i primi esiti del lavoro svolto dal Centro internazionale che dirige a Trieste, la proposta di affermare il “diritto di dialogo” come diritto fondamentale umano nasce nella consapevolezza del fatto che la condizione dialogica incarna la forma stessa del diritto, il suo fondamentale carattere relazionale. Essa è pertanto l’inalienabile forma pubblica dentro cui i diritti individuali trovano la possibilità del loro reciproco riconoscimento”.

Numerosi gli interventi previsti: oltre ad un nutrito gruppo dell’iSDC guidato da Gabriella Valera, prima ideatrice della Carta insieme ai componenti dell’Istituto che dirige, prenderanno la parola numerosi rappresentanti del mondo della ricerca e dell’associazionismo quali, tra gli altri, Barbara Giovanna Bello e Roberto Cammarata, esperti di tematiche multiculturali dell’Università di Milano, Abdelhakim Boucharaa dell’Associazione Jusur (in arabo “ponti”), Andrea Burzacchini della Associazione italo-tedesca “Freiburger Wahlkreis 100%”, Lucia Martines tra le animatrici del progetto “Mediterranean society sights – Erice Journal of politics peace and human rights”, Rosaria Pirosa della rivista “Jura Gentium” – Università di Firenze, Gianmaria Zamagni dell’Università di Francoforte. Partecipa ai lavori anche l’Assessore Europa e cooperazione internazionale del Comune di Modena Andrea Bosi.
Il coordinamento dell’evento è a cura del dott. Francesco De Vanna del Centro Documentazione del CRID.

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