Da cliente e vittima di rapina. Questa la condizione in cui si è trovato un 40enne reggiano che dopo aver preso un appuntamento con un pusher per acquistare dell’hascisc, durante la trattativa per la compravendita dello stupefacente è stato aggredito e rapinato del contante posseduto per acquistare la droga e del proprio telefono cellulare. Per questo episodio di criminalità avvenuto ieri sera a Rubiera, i carabinieri della locale stazione hanno arrestato – con l’accusa di concorso in rapina aggravata, lesioni e spaccio di stupefacenti – un 20enne abitante a Rubiera, denunciando alla Procura presso il Tribunale per i minorenni il complice, uno studente minorenne.

E’ accaduto ieri sera quando il 40enne si è recato in via Palermo per acquistare dello stupefacente come aveva precedentemente concordato telefonicamente. Durante la trattativa di compravendita intavolata con due ragazzi, l’uomo è stato aggredito e rapinato. Il più giovane lo bloccava alle spalle mentre il complice gli prendeva i soldi, 100 euro, e il suo cellulare. Il tutto con al probabile compiacenza di un terzo correo con faceva da palo. Il 40enne è stato inoltre colpito a con pugni e calci al tentativo di reazione posto in essere da parte dei due malviventi che ottenuta la refurtiva si dileguavano. Scosso per l’accaduto l’uomo si presentava ai carabinieri di Rubiera formalizzando la denuncia per poi ricorrere alle cure mediche per le lesioni ricevute a seguito dell’aggressione (per lui 2 giorni di prognosi per tra i vari). Raccolta la denuncia e forte della descrizione fatta dalla vittima i carabinieri di Rubiera indirizzavano le attenzioni sugli odierni indagati, raccogliendo anche elementi di colpevolezza grazie alle telecamere di un’attività commerciale che riprendeva il 20enne durante la fuga. Fermarti subito dopo nei pressi di un bar del paese i due responsabili della rapina venivano condotti in caserma: il 20enne venia arrestato e il giovane complice denunciato entrambi per i reati in premessa. Durante la fuga i due perdevano un bilancino di precisione e 4 grammi di hascisc poi recuperati e sequestrati dai carabinieri di Rubiera che stanno proseguendo le indagini per risalire al terzo complice indicato dalla vittima come possibile “palo”. La refurtiva, invece, non è stata recuperata.

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