Giovedì 12 e venerdì 13 luglio L’Emilia e una notte 2018 – la rassegna estiva ideata e promossa da La Corte Ospitale – prosegue all’interno del Chiostro e delle Sale con 6 spettacoli in anteprima, esito del bando Forever Young a sostegno delle giovani istanze creative e a favore del ricambio generazionale. In scena i finalisti Evoè Teatro, Oyes, DAF – Teatro dell’Esatta Fantasia, Dellavalle/Petris, Pierfrancesco Pisani, Giuliano Scarpinato – Wanderlust Teatro. Forever Young è il progetto residenziale per compagnie teatrali under 35 e/o emergenti ideato e promosso dalla Corte Ospitale, realizzato con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e della Regione Emilia-Romagna.

Con Forever Young La Corte Ospitale ha offerto alle compagnie selezionate un periodo di residenza per la creazione dello spettacolo presso gli spazi del centro. Al termine delle due giornate, il 13 luglio, la commissione composta da Ferdinando Bruni, Claudia Cannella, Paolo Cantù, Giulia Guerra, Carlo Mangolini, Fabio Masi e Pietro Valenti, decreterà il progetto vincitore a cui sarà riconosciuto un contributo economico e l’accompagnamento in distribuzione per l’anno successivo. A seguito di un accordo stretto con Associazione Hystrio, lo spettacolo vincintore sarà inoltre ospitato nel mese di giugno 2019 al Teatro Elfo Puccini di Milano, in occasione della consegna dei Premi Hystrio.

Giovedì 12 luglio alle 18 in Sala Sassi andrà in scena Il Drago d’Oro di Roland Schimmelpfennig, spettacolo della compagnia Evoè Teatro, regia Toni Cafiero. Uno spaccato crudele e intricato della società di oggi, un microcosmo di relazioni, incontri, coincidenze, dinamiche famigliari, giochi di potere, violenze. Al centro della scena un ristorante thai cino vietnamita. Un rincorrersi di scene e situazioni dai sapori più svariati, spaccati drastici e crudeli che assumono le sfumature di una favola nera, paradossale, surreale, complessa. La serata prosegue alle 19.45 in Sala Fuoco con Schianto della compagnia Oyes, ideazione e regia Stefano Cordella, drammaturgia collettiva. Un uomo, visibilmente sconvolto, sale su un taxi e chiede di andare il più lontano possibile. Il tassista, personaggio tutt’altro che discreto, incalza l’uomo con domande di ogni tipo ottenendo risposte evasive. All’improvviso, uno schianto. Il programma di giovedì termina alle 21 in Sala Teatrale con X di Alistair MacDowall, spettacolo della compagnia DAF – Teatro dell’Esatta Fantasia, adattamento, regia, spazio scenico Simone Corso. Un piccolo gruppo di uomini del prossimo futuro rimane bloccato in una base di ricerca su Plutone senza potersi mettere più in contatto con la Terra. Incastrati su questo lembo di nulla, cercheranno di restare aggrappati al loro essere umani.

Venerdì 13 luglio alle 9.30 in Sala Sassi comincia la seconda giornata di Forever Young con The Dead Dogs di Jon Fosse della compagnia Dellavalle/Petris. Il tempo passa uniforme sui luoghi, si deposita, a volte, sulle persone come sulle cose, una patina che lentamente cambia i colori, le emozioni, cristallizza i rapporti. Una routine che comincia a fare a meno delle parole, che le svuota. Finché non succede qualcosa, proprio dove tutto è sempre come al solito. Alle 11.15 in Sala Teatrale sarà la volta di Growth (Crescita) di Luke Norris, spettacolo della compagnia Pierfrancesco Pisani, regia Silvio Peroni. Un giovane immaturo affronta il fatto che è tempo di crescere, prendere decisioni e assumersi delle responsabilità. Si tratta di un lavoro incentrato sulla capacità di raccontare e sulle relazioni che si stabiliscono fra autore, attore e spettatore, un triangolo comunicativo che pone l’accento sul messaggio del testo e sulle immagini emotive che le parole del testo ricreano. Alle 13 in Sala Bachi in scena Ovid Hotel – prime stanze della compagnia Giuliano Scarpinato – Wanderlust Teatro, liberamente ispirato a The Lobster di Efthymis Filippou e Yorgos Lanthimos, regia Giuliano Scarpinato, drammaturgia collettiva a cura di Giuliano Scarpinato e Gioia Salvatori. In un prossimo futuro distopico, uomini e donne “solitari” di un’imprecisata comunità vengono forzosamente condotti in un luogo al crocevia tra clinica e albergo, l’Ovid Hotel. La missione, per loro, è quella di trovare entro quarantacinque giorni l’anima gemella; chi vi riesce verrà “reintegrato”, chi fallisce verrà invece mutato in un animale a sua scelta. Una riflessione sulla dipendenza affettiva, sulla definizione del sé in base all’altro, sulla coppia come necessità umana o istituzione sociale; ed ancora sulla morte, la separazione, la fine come transito verso un nuovo inizio.

L’ingresso è di € 5 per ogni spettacolo. Biglietto per 3 spettacoli nella stessa giornata € 10.

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