È allarme tra i produttori agricoli dell’Emilia Romagna per l’assordante silenzio delle istituzioni sui risarcimenti dei pesanti danni provocati in regione dall’ondata di gelo tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo scorso, che provocò nella campagne da Piacenza a Rimini circa 100 milioni di perdite. Lo denuncia Coldiretti Emilia Romagna ricordando che le gelate avevano colpito pesantemente i frutteti, in particolare albicocchi e peschi, e gli ortaggi, dai carciofi ai cavoli, dai pomodori ai broccoli.

Dopo i sopralluoghi della Regione Emilia Romagna – spiega Coldiretti – è partita la procedura per il risarcimento con l’invio della documentazione dei danni al ministero delle Politiche agricole. Da allora tutto tace. L’allarme dei produttori – rincara Coldiretti Emilia Romagna – nasce anche dalla mancanza di copertura in quel periodo delle assicurazioni contro le calamità naturali in quanto la campagna assicurativa non era ancora aperta e non era stato possibile assicurare le coltivazioni.

La mancata risposta delle istituzioni a distanza di oltre quattro mesi dagli eventi – afferma Coldiretti regionale – fa presumere un esito negativo delle richieste degli agricoltori, che si troverebbero in questo caso totalmente scoperti vista l’impossibilità di assicurarsi. Per evitare di aggiungere disastro a disastro, vista la vastità delle aree colpite e le forti perdite economiche, Coldiretti Emilia Romagna propone di attivare la stessa procedura utilizzata nel 2017 per la siccità. Occorre – spiega Coldiretti – una norma apposita che, in deroga al decreto 102/2004 sulla calamità naturali, consenta di risarcire il danno per le colture assicurabili.

Se non arriverà una risposta chiara in tempi brevissimi, Coldiretti Emilia Romagna prenderà contatti con tutti i parlamentari della regione per sollecitare la presentazione alle Camere di una apposita norma salva-aziende.

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