“L’istruzione è l’arma più potente che hai se vuoi cambiare il mondo”, ha detto Nelson Mandela.
Oggi le scuole riaprono e ripartono. Alle ragazzi e ai ragazzi, a tutti gli insegnanti, al personale non docente, a tutta la comunità educante della città vogliamo far avere i nostri più sinceri auguri di buon anno scolastico.
Il primo giorno di scuola è sempre un momento speciale. L’energia che lo accompagna è quella che ognuno di noi risente, anche solo nel ricordo.
Le vacanze alle spalle e il tempo dell’impegno e della responsabilità che riprende il suo ritmo ordinario e quotidiano.

Gli amici ritrovati, gli abbracci, il racconto dei mesi di svago.
Credo siano poche le situazioni, come il primo giorno di scuola, in cui sensazioni ed emozioni vissute ricostruiscono la trama di un percorso comune, il senso di appartenenza ad una comunità e più in generale ad una città.
L’Italia, oggi soprattutto, sembra essere diventato un paese in cui la scuola, l’università, la ricerca e più in generale il sapere non sono più al centro delle priorità.
Eppure, la scuola e l’educazione sono l’unica strada per consentire ad un giovane di vedersi riconosciuto un principio di eguaglianza delle opportunità e di affermare una propria idea di libertà. La libertà di scegliere il proprio progetto di vita, di realizzare il proprio sogno, di non trovarsi, suo malgrado, costretto a subire un destino perché nato nel posto sbagliato o magari in una condizione economica di fragilità familiare.
Reggio Emilia ha scelto, storicamente, di sviluppare un grande investimento sulla scuola. Nei nidi e nelle scuole d’infanzia, nelle primarie e nelle secondarie di primo e secondo grado, fino a quell’università che, in poco tempo, ha visto iscriversi tremila studenti in più spingendo Reggio verso la dimensione di città universitaria.
In questi anni le nostre scuole sono diventate un grande luogo aperto, punto di riferimento di famiglie, comunità, quartieri.
Nelle nostre scuole si lavora sulla Costituzione, sulla mobilità sostenibile, sul contrasto allo spreco alimentare, sull’efficienza energetica e sulla raccolta differenziata. Nelle nostre scuole la diversità non fa paura, ma arricchisce i nostri ragazzi.
Nelle nostre scuole si mangia bene, perché l’alimentazione è un passaggio fondamentale del progetto educativo.
Nelle nostre scuole si costruisce comunità e crescono cittadini responsabili e consapevoli.
Nei prossimi giorni la Rete ad alta velocità, Open fibra, sarà gradualmente installata nei nostri istituti scolastici, migliorando ulteriormente la dotazione tecnologica, consentendoci di implementare ulteriormente l’investimento sulla cultura digitale delle scuole di Reggio Emilia.
A volte penso che le tante visite nelle nostre scuole, che ho avuto la fortuna di fare in questi anni, dovrebbero diventare un’occasione per tanti adulti, che dalle scuole sono usciti da un pezzo, per rendersi conto di quanto di straordinario avviene tutti i giorni.
In questo risultato, è indubbio, c’è un ruolo dell’Amministrazione ma c’è sopratutto una straordinaria alleanza educativa fatta di insegnanti, educatori, genitori, associazioni che hanno reso possibile questi risultati con competenza, impegno e responsabilità quotidiana.
Ma sopratutto c’è una matrice di valori comuni, dove la consapevolezza del valore dell’educazione ha ispirato progetti, ricerche, ha visto crescere eccellenze, rendendo quei valori riferimento di una comunità intera.
Certo non vanno nascosti i problemi. La condizione professionale degli insegnanti mai fino in fondo pienamente valorizzata nella storia del paese, la carenza di organici nei ruoli chiave del personale scolastico, l’esigenza di maggiori fondi per l’edilizia al fine di riqualificare in modo importante e significativo il patrimonio degli edifici scolastici, ma anche alcune delle sfide educative più complesse della contemporaneità come il bullismo o il riemergere del razzismo.
Reggio, nel suo lungo cammino, ha saputo vedere nel valore della scuola e nell’investimento sull’educazione il punto di partenza per costruire una società migliore, una città migliore.
Quel cammino non è terminato. Quei valori sono oggi più che mai moderni e quei ragazzi che saranno di nuovo sui banchi di scuola sono i veri protagonisti del futuro della nostra città.
Buon anno scolastico a tutte e a tutti.

(Luca Vecchi, sindaco di Reggio Emilia)

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