“È la prima volta che l’Europa esprime un giudizio negativo rispetto ai parametri tecnici di un Def italiano. Solo che questa volta c’è un aggravante: le linee del Documento sforano il deficit senza mettere in campo investimenti su lavoro, crescita e occupazione. In pratica si mette il debito quasi esclusivamente al servizio di spese correnti. È da questo scarso coraggio, e non certo da complotti internazionali, che deriva il pesante giudizio dei mercati e della Ue. Il governo rimetta mano alla Manovra e ascolti le proposte unitarie del Sindacato e raddrizzi la rotta seguendo la bussola della coesione, della sostenibilità economica e sociale, della riqualificazione delle infrastrutture materiali e sociali e soprattutto dell’occupazione stabile e produttiva”.

Lo afferma in una nota il segretario generale aggiunto della Cisl Luigi Sbarra, commentando la bocciatura di ieri della Commissione Ue in merito al Def del Governo.
“Il Governo – ha aggiunto Sbarra a margine della Conferenza regionale dei servizi in rete della Cisl Emilia Romagna – non deve fare l’errore di radicalizzare lo scontro con Bruxelles: non può dire ‘me ne frego’. Apra una fase nuova di attiva collaborazione con le Parti sociali nel disegno delle strategie di sviluppo e rassereni i rapporti internazionali: non si può vivere in un clima da perenne campagna elettorale”.

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