Al termine della consueta assemblea di Confimi il presidente Gianfranco Lusuardi ha incontrato la stampa per parlare di piccole e medie imprese, di futuro e di tassazione.

Le infrastrutture restano una priorità per chi lavora, direttamente o indirettamente, per il settore manifatturiero.

 

Questo è un momento importante per Confimi, cosa ci può dire?

La nomina delle nuove cariche è sicuramente uno dei momenti storici di un’associazione come Confimi.

D’altronde le associazioni sono formate da persone, imprenditori, che ogni giorno si mettono in prima linea per mandare avanti realtà così importanti e rappresentative.

Sono fiero di aver ospitato nella mia Reggio Emilia questo evento, tra l’altro in una cornice d’eccellenza come quella di Ruote da Sogno.

 

Questa nuova squadra ha molta voglia di fare.

Sicuramente ci saranno delle novità, degli spunti costruttivi importanti. Questa nuova squadra ha grande entusiasmo. Spero che i nuovi eletti portino idee fresche ed innovative, che possano aiutare ad attrarre nuovi associati e quindi a crescere ancora di più. L’associazionismo è importantissimo per le PMI: uniti possiamo andare avanti, divisi rischiamo di rimanere fermi o di regredire.

 

Su cosa deve puntare nei prossimi anni Confimi?

Il mondo del lavoro va a di pari passo con la politica e col mercato. Stiamo vivendo un periodo di cambiamento e di “stravolgimento” economico, le regole stanno cambiando velocemente, che esso sia positivo o negativo non è compito mio dirlo, ma sicuramente la nostra associazione deve essere un pilastro per le piccole e medie imprese, penso ad esempio alla rappresentanza durante le contrattazioni sindacali.

Dobbiamo rafforzare il tema dell’alternanza scuola-lavoro: gli imprenditori devono essere più vicini ai giovani che vogliono inserirsi nel mercato del lavoro.

Infine è importante sollevare il tema delle infrastrutture per le imprese, che è al centro del dibattito di oggi.

 

Cosa ci può dire di più sul tema “infrastrutture per le imprese”?

Le PMI devono operare in un mercato sempre più competitivo, per questo le infrastrutture dedicate devono essere al massimo dell’efficienza. L’alta tassazione a cui siamo soggetti ci dà il diritto di pretendere strutture nuove, in stato ottimale ed efficienti.

Lo “scombussolamento” derivato dal governo attuale rischia di peggiorare questa problematica. Spero vivamente che non sarà così.

Il governo deve creare soluzioni che aiutino le aziende ad offrire servizi migliori e renderle quindi più competitive. L’economia chiede stabilità politica, le piccole e medie imprese chiedono semplicità e strumenti utili alla crescita. La porta di Confimi è sempre aperta, siamo pronti a contribuire al dibattito pubblico portando sul tavolo di chi decide il parere delle nostre imprese.

 

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