Due persone sono morte in un incendio che si è sviluppato questa notte in uno scantinato di un edificio a Reggio Emilia in via Turri 33 nei pressi della stazione ferroviaria. L’incendio si sarebbe sprigionato nelle cantine. Oltre all’uomo e la donna morti ci sarebbero 3 persone gravi tra cui 2 bambini e una quarantina di persone  intossicate.  Sul posto impegnate la squadra di dei vigili del fuoco di Reggio, S.Ilario e Guastalla. Presenti polizia, carabinieri municipale e 118. Il bilancio è al momento stabile, si devono completare le operazioni di bonifica delle cantine previste in mattinata.

BOLLETTINO SANITARIO ORE 11

Alcune informazioni in merito all’incendio che si è sviluppato la notte scorsa in Via Turri a Reggio Emilia, in cui due persone hanno perso la vita.

Delle 38 persone intossicate, 4 hanno avuto necessità di camera iperbarica. Di queste, 2 adulti e una bambina sono stati trasferiti a Fidenza ed è previsto il rientro all’Arcispedale di Reggio Emilia in giornata.

Una bambina di 3 anni è stata trasportata in elisoccorso all’Ospedale Niguarda di Milano, struttura dotata di camera iperbarica e rianimazione pediatrica, in gravi condizioni.

Sono attualmente ricoverati all’Arcispedale Santa Maria Nuova 5 adulti in Osservazione Breve e 6 bambini in Osservazione Breve pediatrica. Questi pazienti, le cui condizioni non destano preoccupazione, saranno verosimilmente dimessi nella giornata di domani.

23 persone, dopo essere state assistite al Pronto Soccorso di Reggio Emilia, sono state dimesse e inviate al curante.

Per fare fronte all’emergenza è stato attivato il PEIMAF alle ore 1.30 (PIANO DI EMERGENZA PER IL MASSICCIO AFFLUSSO DI FERITI DI UN OSPEDALE)  di terzo livello, che prevede l’insediamento dell’unità di crisi per il coordinamento della maxi-emergenza e l’attivazione di risorse mediche e infermieristiche aggiuntive (sono stati attivati 4 infermieri, 1 OSS, il Responsabile Infermieristico Dipartimentale e 4 medici, tra cui il Direttore del Dipartimento di Emergenza Urgenza e il Responsabile del Pronto Soccorso).

Sul luogo sono intervenuti mezzi attrezzati per il soccorso, tra ambulanze, autoinfermieristiche, automedica, volontari del soccorso, oltre ad un mezzo di coordinamento delle maxi-emergenze, che ha gestito gli invii dei pazienti in Pronto Soccorso. Questi professionisti hanno allestito un’area PMA (Posto Medico Avanzato) , gestendo la prima assistenza e gli invii al Pronto Soccorso.

Alle 0,28 è arrivato in PS il primo paziente in codice rosso e a distanza di due minuti il secondo codice rosso, l’ultimo paziente è arrivato alle 03,17.

Il PEIMAF è stato dichiarato concluso alle ore 6.

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