Nuovi problemi per un 63enne disoccupato abitante a Rolo che, denunciato lo scorso mese di maggio dai carabinieri di Fabbrico per una serie di gravi condotte persecutorie nei confronti dell’ex moglie, è finito nuovamente nei guai.

Sebbene il Tribunale di Reggio Emilia a maggio di quest’anno gli avesse imposto il divieto di avvicinamento all’ex moglie, alla stessa abitazione e ad ogni luogo frequentato dalla donna, l’uomo ha violato in maniera reiterata il provvedimento cautelare emesso nei suoi confronti, continuando a perseguitare l’ex attraverso l’invio di messaggi vocali con minacce ed offese via WhastApp, pedinandola e raggiungendola in un bar dove l’ha ripetutamente offesa arrivando anche a presentarsi sotto la sua abitazione. Non solo: insulti e minacce di morte che venivano proferite anche davanti alla figlia, violenze fisiche e pedinamenti, condotte che hanno visto la donna costretta a cambiare le abitudini di vita per paura che potesse succederle qualcosa.

Tali episodi hanno portato a richiedere ed ottenere dal giudice del tribunale di Reggio Emilia un inasprimento del misura cautelare. Il 63enne è infatti stato sottoposto agli arresti domiciliari e per questo motivo arrestato dai carabinieri di Fabbrico.

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