“Ci sono due indizi , ma manca la prova.

Strana, ma densa di significato politico, la presenza del Presidente della Regione all’Ospedale di Sassuolo spa in occasione della presentazione di un “piano strategico”, così chiamato, a cura della direzione aziendale.

Se andiamo a leggere ed interpretare il verbale di assemblea ordinaria del 28 giugno 2018, della stessa società, vediamo che al punto 6 dell’odg era iscritto: piano strategico 2018/2020- deliberazioni conseguenti.

Il piano sottoposto ai soci, la AUSL di Modena e la società Atrikè spa, era articolato in 13 azioni strategiche, necessarie, come relazionato, dal Presidente dell’Ospedale, per ricercare soluzioni di maggiore respiro ed equilibrio alla società ed al punto 13 troviamo, una importante azione, l’attivazione di “un centro di procreazione medico assistita”.

Un importante ed impegnativo percorso strutturale, che in Emilia Romagna vede attivi 21 centri di PMA di cui 10 pubblici. A Modena è operativo un centro PMA al Policlinico.

L’AUSL di Modena, attraverso il suo rappresentante,  si dichiarò d’accordo, ovviamente previa richiesta di autorizzazione della Regione.

E’ necessario anche dire che il socio di maggioranza, AUSL di Modena, espressesempre con riferimento al “piano strategico”,  un richiamo alla coerenza circa le anomali  liste di attesa relative, tra l’altro, alla attività chirurgica in quanto non in linea con le indicazioni regionali.

Puntualmente, proprio in questi giorni, si è appurato che Sassuolo detiene un primato negativo, ben 7.000  cittadini in lista di attesa, 37% sul totale modenese  di circa 20.000, mentre dai dati del 2017 ha fatturato, in libera professione, ben 411 interventi chirurgici.

Le evidenze economiche stanno prevalendo, del resto ritenute prioritarie ,come sostenuto dal socio privato.

Ai  sassolesi  è stata data una informazione fuorviante e poco approfondita, si è puntato al “coupe de théatre“  sugli investimenti  in attrezzature, fatto normale per essere al passo con l’evoluzione della medicina, ma poco e niente si è detto sulla parte strutturale.

Ma qualcuno a Sassuolo si è mai posto che un “bene comune” pagato dai cittadini, che la società ospedale spa paga alla AUSL di Modena, per l’affitto circa 2.500.000 euro all’anno?

Che il centro per bambini e genitori “la trottola 3” operativo presso la pediatria dell’ospedale di Sassuolo, i cittadini pagano attraverso il Comune circa 29.000 euro l’anno?

Con il dovuto rispetto alla Istituzione, il Presidente della Regione, come la Madonna Pellegrina del 1948, sta prestando particolare interesse per il settore sanitario privato, prima delle feste era all’AIOP, è venuto a Sassuolo a dare assicurazioni di ottemperare  richieste fuori del  PAL?  del resto tutti sanno, ma fanno finta di niente che  l’Ospedale di Sassuolo spa ha già” avuto” deroghe  nel passato, anche prossimo ,con specialità che poco hanno a che fare con un ospedale per il quale era stato progettato.

Sarebbe buona cosa che il Sig. Sindaco di Sassuolo, tra l’altro presente nel già richiamato Consiglio di Amministrazione del 28 giugno , portasse in Consiglio Comunale  di Sassuolo la “ cosa”.

A proposito, visto che si sta discutendo di legge di bilancio e di raddoppio dell’IRES agli Enti di volontariato, l’ospedale di Sassuolo, facendosi forte di una risoluzione delle Finanze paga l’IRES al 50 %”.

(Mario Cardone, Socialisti e Municipalisti Sassuolo)

 

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