Dicembre è il mese principe per la ‘Food economy’ che, sul nostro territorio, continua a crescere. I dati, forniti dall’ufficio studi Lapam Confartigianato a livello nazionale e locale, dimostrano come la cosiddetta ‘food valley’ emiliana goda di buona salute e come, al di là dei consumi interni (comunque in crescita in questo mese dedicato alle festività e al buon cibo), sia l’export a continuare a trainare le produzioni d’eccellenza di casa nostra.

DICEMBRE COL SEGNO PIU’. I dati stimati per il mese di dicembre 2018 (dati Istat elaborati dall’ufficio studi Confartigianato Lapam) dicono che in Italia la spesa media in prodotti alimentari e bevande cresce (quasi 2 miliardi e mezzo in più rispetto al 2017, con un dato che sfiora i 15 miliardi) e che Modena non è in controtendenza. Nella nostra provincia la stima è di acquisti per 174 milioni di euro, più 29 rispetto al 2017, di questi 78 milioni sono intercettabili dalle imprese artigiane, tendenzialmente di medie e piccole dimensioni. “La situazione è però a macchia di leopardo – sottolinea il presidente di Lapam alimentazione, Francesco Caselli – a fronte di alcuni comparti che vanno meglio ve ne sono altri che soffrono”.

EXPORT IN SALITA. Il food made in Italy è ai massimi storici e l’export non è da meno: il settore rappresenta il 7,3% del totale delle esportazioni italiane, con una crescita del 3,1% tra agosto 2018 e agosto 2017. I tre quarti dell’export è relativo a prodotti alimentari, un quarto alle bevande, l’aumento rispettivamente è del 2,1% e del 6,3%.

Ma veniamo alla nostra provincia, elaborati da Lapam Confartigianato. Nel primo semestre 2018 (gennaio-giugno) Modena ha esportato 642 milioni di euro, il 3,7% in più rispetto allo stesso periodo del 2017. Ma c’è un dato ancora più rilevante: Modena esporta il 3,9% del totale dell’export alimentare italiano, al quinto posto a livello nazionale dietro Verona (7%), Cuneo (6,7%), Parma (4,6%) e Milano (4,3%).

ARTIGIANATO ALIMENTARE. L’ultimo focus di Lapam Confartigianato riguarda l’artigianato alimentare che a Modena ‘pesa’ per 1.155 imprese a settembre 2018, con un calo molto risicato (-0,7% equivalente a 8 imprese in meno) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

DOP E IGP AL TOP. Infine l’Italia è al top al mondo per prodotti Dop (denominazione di origine protetta), Igp (indicazione geografica protetta) e Stg (specialità tradizionale garantita). Modena, in questa classifica, è ai primissimi posti in Italia grazie a oltre venti prodotti rientranti in queste categorie.

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