Il Centro culturale Francesco Luigi Ferrari, la Fondazione Sias e la Fondazione Ermanno Gorrieri annunciano la scomparsa di Luigi Paganelli, avvenuta all’età di 97 anni nella notte del 4 gennaio 2019. Le organizzazioni che lo hanno visto impegnato per tanti anni come promotore e dirigente, ma soprattutto testimone e maestro, si uniscono al profondissimo dolore della moglie e delle tre figlie.

Nato nel 1921 Paganelli, dopo aver insegnato per alcuni anni in una scuola elementare, ha partecipato nel settembre 1943 alla Resistenza, nel movimento resistenziale cattolico prima e come clandestino poi in Appennino dove fu comandante generale della Divisione Modena Montagna assieme al compagno di una vita Ermanno Gorrieri, comandante delle Brigate Italia. Dopo la guerra è stato dirigente della DC provinciale fino a tutti gli anni sessanta; dirigente e segretario delle Acli dal 1945 al 1949; promotore nel 1948 dei “sindacati liberi” dopo l’uscita della corrente sindacale cristiana dalla Cgil, quindi segretario della Cisl provinciale di Modena (dal 1959 al 1973), membro del consiglio nazionale e del comitato esecutivo della Cisl. Per lo stesso sindacato è stato segretario regionale tra gli anni 60 e gli anni 70, prima di diventare promotore e direttore nel 1980 del Centro studi nazionale della Cisl che ha sede a Firenze.
Insieme a Gorrieri negli anni 70 ha fondato il Centro culturale Francesco Luigi Ferrari come espressione della cultura di cattolici impegnati nel sociale, di cui è stato presidente dal 1980 al 1996. «Un luogo questo – come ha ricordato lo stesso Paganelli – dove potessimo confrontarci, potessimo raccogliere documenti e libri, potessimo incontrare personaggi. Un luogo indispensabile ad un gruppo politico che non volesse far politica per la politica, ma la politica per il progresso della società». Ricordando il loro impegno a Palazzo Europa, Paganelli ha aggiunto: «Non c’è azione sociale seria e produttiva se non è sorretta da un patrimonio culturale. Il pensare su quel che si fa, l’osservare la realtà con l’occhio di chi le cose le vuole studiare, e non afferrarle al volo».
Luigi Paganelli è stato anche responsabile del Centro diocesano di pastorale sociale e del lavoro e insegnante di Dottrina sociale della chiesa di storia del movimento cattolico all’Istituto superiore di Scienze religiose “Contardo Ferrini” di Modena. Nel 2005 ha ricevuto l’onorificenza di Commendatore Ordine al Merito della Repubblica italiana conferita dal Presidente della Repubblica. Lo stesso anno è stato eletto presidente della Fondazione Ermanno Gorrieri, incarico che ha mantenuto come presidente onorario. Il 2 giugno 2016 ha ricevuto la Medaglia della Liberazione, conferita dal Presidente della Repubblica ai partigiani in occasione del 70° della Resistenza.

«Se n’è andato uno dei padri fondatori della Cisl di Modena: da oggi noi cislini ci sentiamo tutti un po’ orfani». Così il segretario generale della Cisl Emilia Centrale William Ballotta. «È grazie all’esempio di Luigi Paganelli che tante persone hanno scelto l’impegno nel sindacato per offrire il proprio contributo alla coesione sociale e allo sviluppo della nostre comunità – dichiara Ballotta – Ricordo il suo lavoro con i giovani della Cisl, affinché studiassero e si preparassero per essere sindacalisti capaci e competenti. Credo che non solo Modena, ma tutta l’Italia debba essere grata a Luigi Paganelli, un gigante della storia del nostro Paese come lo è stato Ermanno Gorrieri, altro padre fondatore della Cisl di Modena e suo compagno in tante battaglie».

Con la scomparsa di Luigi Paganelli “perdiamo una grandissima figura di intellettuale e politico, protagonista della Resistenza e della ricostruzione, punto di riferimento del mondo sindacale e della sinistra democristiana modenese”. Il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli ricorda così Luigi Paganelli, scomparso la notte scorsa all’età di 97 anni. “Protagonista – ha aggiunto il sindaco – di un impegno incessante per la cultura, la libertà, la democrazia e il sociale”.
Anche la presidente del Consiglio comunale Francesca Maletti ha espresso cordoglio per la scomparsa di “un uomo di grande equilibrio, che ha fatto molto per la sua città e per i modenesi e che, con il suo lavoro e il suo impegno, è stato per tanti un punto di riferimento”.
Partigiano, Paganelli ha partecipato nel settembre 1943, insieme a Ermanno Gorrieri, alle battaglie sull’Appennino modenese nel movimento resistenziale cattolico. È stato quindi dirigente della Dc provinciale, dirigente e segretario delle Acli, fino al 1949 e promotore dei “sindacati liberi”. Segretario della Cisl di Modena fino al 1973 di cui è stato anche segretario regionale, negli anni Settanta, insieme all’amico Gorrieri ha fondato il Centro culturale “Francesco Luigi Ferrari”.

I funerali si svolgeranno lunedì 7 gennaio 2018 alle ore 14,30 presso la parrocchia della BVA in via Rangoni, 26 – Modena.

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