Si è svolta ieri mattina la prima assemblea indetta dalla Filcams/Cgil di Modena con i lavoratori di Coop Alleanza 3.0 degli uffici amministrativi modenesi, dopo la dichiarazione di oltre 700 esuberi a livello nazionale.
Erano numerosi i lavoratori presenti in assemblea, oltre 270. La segretaria Filcams/Cgil Laura Petrillo ha riportato la dichiarazione della dirigenza Coop sul cosiddetto “impatto occupazionale 0” che non prevede licenziamenti, ma uscite con incentivi all’esodo per i lavoratori vicini al pensionamento e ricollocazioni nei punti vendita per quelli non interessati all’uscita concordata.

Forti sono state le preoccupazioni manifestate dai lavoratori che hanno segnalato come “impatto occupazionale 0” non voglia dire “impatto 0 sulle persone”. Infatti il rischio è che ci sia una perdita di percorsi professionali acquisiti e una difficoltà a conciliare tempi di vita e di lavoro con le ricollocazioni nei negozi, non ultimo per gli effetti delle aperture incontrollate a causa delle liberalizzazioni degli orari nella grande distribuzione.

La Filcams/Cgil si è impegnata con i lavoratori affinché queste problematiche saranno sostenute nel confronto con la dirigenza della cooperativa.

Il prossimo incontro in agenda è previsto per il 5 febbraio, e la Filcams/Cgil auspica che in quella sede vengano chiariti innanzitutto i numeri degli esuberi che interesseranno gli uffici modenesi e vengano forniti i dati di bilancio 2018 e il preventivo 2019 per capire complessivamente la situazione aziendale.

La Filcams e i lavoratori ritengono che, viste le caratteristiche di questa vertenza che impatta in particolare sui territori emiliani e modenesi, sia necessario un confronto territoriale costante, preciso e puntuale per garantire le migliori tutele possibili ai lavoratori in esubero.

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