La Regione si mobilita di nuovo in aiuto delle aziende agricole colpite, tra febbraio e marzo 2018, dalle gelate di Burian che hanno causato danni ingenti alle colture frutticole e in particolare all’albicocco della valle del Santerno e di altre zone della Romagna. L’assessore regionale all’Agricoltura, Simona Caselli, ha consegnato oggi a Roma, al ministro Gian Marco Centinaio, una lettera per chiedere ancora una volta, con forza, i risarcimenti in deroga per le aziende interessate dalle gelate tardive dello scorso anno, visto che finora le richieste fatte non sono state accolte.“L’evento atmosferico ‘gelo e brina’ rientra tra quelli assicurabili ai sensi della legge in materia di calamità naturali- spiega l’assessore nella lettera-; di conseguenza i danni alle produzioni agricole non possono di norma beneficiare degli aiuti compensativi, ovvero contributi in conto capitale, contributi in conto interesse e agevolazioni previdenziali”.

Ma, incalza Caselli, “agli eventi calamitosi citati si è però sovrapposta, nella nostra Regione, una ulteriore eccezionalità, non imputabile agli agricoltori, rappresentata dalla impossibilità di stipulare polizze agevolate in quanto, al momento delle gelate, non era ancora stato raggiunto l’accordo sull’entità dei premi tra compagnie assicuratrici e i Consorzi di difesa. Le piattaforme assicurative non erano quindi ancora aperte e gli agricoltori non hanno dunque avuto modo di assicurarsi”.

La Regione è da tempo pronta per la parte istruttoria, ma senza una deroga da parte del Governo alla legge sulle calamità naturali non si può procedere alla valutazione dei danni e alla richiesta di risarcimento delle aziende agricole colpite.
Di qui la richiesta al Ministro di inserire una specifica deroga per le gelate che hanno colpito l’Emilia-Romagna, così come si sta valutando per la Regione Puglia, all’interno del “Decreto semplificazione” attualmente in discussione in Parlamento.

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