“Siamo convinti che i buoni risultati per i territori si raggiungano attraverso il confronto e il dialogo, elementi per noi imprescindibili, e non con la contrapposizione o le strumentalizzazioni. Per questo invito di nuovo l’amministrazione comunale e il sindaco di Finale Emilia, che ho incontrato più volte e tenuto sempre aggiornato, a presentare proposte, per discuterne e, nel caso, migliorare il progetto. Le obiezioni avanzate finora sono state giudicate infondate non solo dalle autorità ambientali e sanitarie, ma dalla stessa Presidenza del Consiglio dei ministri e dal Ministero dell’Ambiente, e cioè dal Governo in carica, che ha formalizzato il via libera sull’ampliamento della discarica di Finale, mettendo nero su bianco il fatto che si possa procedere. Il progetto in questione è parte integrante del Piano regionale rifiuti e quindi funzionale a mantenere l’autosufficienza regionale, un bene essenziale per l’Emilia-Romagna. Anche la sicurezza dei cittadini e dell’ambiente sono priorità imprescindibili per questa Regione: è quindi bene essere chiari e precisi su tutti i documenti prodotti, compreso il parere inviato dall’Autorità di bacino del fiume Po al ministero dell’Ambiente, che nasce da uno studio commissionato proprio da noi, dalla Regione Emilia-Romagna”.
L’assessore regionale all’Ambiente, Paola Gazzolo, interviene sul progetto di ampliamento della discarica di Finale Emilia, nel modenese, in merito al pronunciamento dell’Autorità di bacino sul rischio idraulico relativo al territorio di Finale Emilia.

“E’ una analisi frutto di uno studio commissionato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ottica della prevenzione e per la definizione del piano di Protezione civile a beneficio dei Comuni del territorio- precisa Gazzolo- con anche la simulazione di condizioni di sicurezza e le azioni da mettere in campo in caso di eventi catastrofici, compresi eventi alluvionali e l’esigenza di mettere a punto piani di intervento relativi a tutti i Comuni dell’intero nodo idraulico. Uno scenario – quello prospettato dal progetto Resilience realizzato dall’Università di Parma nell’ambito di una convenzione con l’Agenzia di Protezione civile regionale – che, in questi casi, prevede la situazione peggiore, ipotizzando scenari catastrofici di rottura degli argini”.

“Un rischio idraulico estremo giustamente prospettato e ponderato, innovativo e voluto ai fini di prevenzione per la migliore pianificazione di protezione civile- sottolinea l’assessore-. Dunque: l’amministrazione comunale e il sindaco di Finale Emilia hanno nuovi elementi che possiamo valutare insieme? Noi ci siamo, la Regione è pronta al confronto e valutare in trasparenza tutti gli interventi necessari o utili, anche alla luce del confronto tecnico che ci sarà domani nella Conferenza dei servizi. La salute e la sicurezza dei cittadini- chiude Gazzolo- sono al primo posto. La nostra disponibilità è massima e tutte le nostre azioni partono da questo presupposto, lavorare per garantire il bene della collettività”.

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