“Apprezzo la posizione espressa da Fnomceo sull’autonomia regionale in materia di sanità e il riconoscimento che ha fatto anche alla mia posizione. Quando si esce dagli slogan e si entra nel merito, attraverso il confronto, è più facile intendersi e trovare convergenze sia sui principi che sulla loro declinazione pratica. Ribadisco che per noi il Paese è uno e indivisibile e il sistema sanitario nazionale è parte essenziale di questo patto di cittadinanza: tutti i cittadini, a prescindere dalla loro condizione sociale e dal luogo in cui nascono e vivono, hanno uguale diritto ad accedere ai servizi cruciali, a partire da quello sanitario e scolastico”.

Così il presidente della Regione Emilia-Romagna e presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini dopo le dichiarazioni della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri.

“La nostra proposta, ben lungi dal mortificare tale assunto, mira a rimuovere gli ostacoli che impediscono oggi all’Emilia-Romagna di fare ancora meglio, senza sottrarre un solo euro ai cittadini delle altre Regioni. L’Emilia-Romagna, per storia e cultura, è una Regione dove efficienza e solidarietà non sono mai state in contrapposizione, ma anzi si tengono per mano. E il confronto e la concertazione sono tra gli strumenti concreti attraverso cui siamo abituati a costruire le scelte e la condivisione”.

“Come presidente della Conferenza delle Regioni aggiungo che abbiamo istituito luoghi di confronto con tutte le professioni sanitarie. Con Filippo Anelli e Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione delle professioni infermieristiche, c’è una positiva abitudine al confronto, che intendiamo perseguire con tutte le professioni sanitarie. Nelle prossime settimane – conclude Bonaccini-  convocheremo un unico tavolo in cui confrontarsi, nella comune consapevolezza che l’autonomia differenziata si coniuga con il servizio sanitario nazionale, unico, universale e solidale”.

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