Un riconoscimento a città e Comuni del territorio che hanno raggiunto i migliori risultati nell’innovazione e diffusione digitale. Sono 16 i Comuni e 3 le Unioni premiati con Smarter Race, il primo riconoscimento dedicato alle città “intelligenti” lanciato dalla Regione Emilia-Romagna, una delle più digitalizzate d’Italia, che marcia verso il traguardo della connessione sul 100% del territorio a zero differenze tra luoghi, persone e citta entro il 2025.

Ben 4 i Comuni della provincia di Bologna, oltre al capoluogo, che si sono aggiudicati i premi per le categorie di riferimento, su 33 finalisti regionali: Imola “per l’orientamento alla mobilità sostenibile del proprio territorio, accanto all’innovazione dei servizi per i cittadini”; Bologna, alla quale va anche la menzione speciale “per l’eccellenza raggiunta in tutte le dimensioni di smarter”; Anzola dell’Emilia “per il forte orientamento all’erogazione di servizi innovativi per i propri cittadini”; Monte San Pietro “per aver creato il giusto equilibrio fra infrastrutture e sviluppo sostenibile del territorio”; Sasso Marconi “per l’orientamento all’innovazione nell’erogazione dei servizi, accompagnata dalla smartness dei propri cittadini”.

Premiate anche le Unioni di Comuni della Bassa Romagna, Valle del Reno, Lavino e Samoggia, Reno Galliera.

Il riconoscimento è stato consegnato oggi dall’assessore regionale alle Infrastrutture e Agenda digitale, Raffaele Donini, nella cerimonia che si è tenuta all’Opificio Golinelli a Bologna.

“Siamo in gara per portare tutto il territorio a competere con le aree più evolute d’Europa- ha sottolineato l’assessore-. SmartER individua le aree su cui investire e quelle in cui ci sono maggiori differenze. Nei prossimi anni continueremo a lavorare per garantire la banda ultra larga su tutto il territorio (entro il 2019 oltre cento cantieri in cento comuni), aumentare i punti Wi-Fi ad accesso libero e gratuito (oggi sono 6700), le competenze digitali per giovani ed adulti che dovranno essere la priorità di intervento, come anche la semplicità nell’accesso ai servizi pubblici. Un futuro possibile se si lavora insieme come comunità regionale”.

La classifica dei vincitori è stata stabilita in base al punteggio più alto calcolato secondo Smarter, un indice sintetico di misurazione elaborato per misurare i progressi nella digitalizzazione dopo un’indagine effettuata nel 2018 su 331 Comuni e promossa da Regione e Agenda Digitale in collaborazione con Ervet SpA, Ernest&Young e Lepida ScpA e con il patrocinio di Anci Emilia–Romagna.

Indice Smarter: i risultati in Emilia-Romagna 
L’indice SmartER è elaborato sulla base di 131 indicatori, con lo scopo di valorizzare le strategie e le azioni di tutto il territorio indirizzate all’obiettivo di coniugare innovazione tecnologica con sostenibilità ambientale e collaborazione civica.

In base ad una rielaborazione degli oltre 480 indicatori dello Smart City Index 2018 in chiave regionale l’Emilia-Romagna è al primo posto, tra le Regioni italiane, per il livello di “smartness” raggiunto dalle sue città e si posiziona davanti a Lombardia e Umbria.
La regione emerge nella sensoristica (sensori utilizzati nelle città per traffico, ambiente, luce), nella delivery platform (piattaforme di servizi online), nei servizi e nella vision & strategia, mentre nelle infrastrutture è seconda solo alla Lombardia. Risulta meno efficace in tema Smart Citizen e Smart Economy: i risultati indicano che occorre lavorare in particolare sulla riduzione dell’inquinamento e l’incentivazione delle Pmi innovative e delle startup.

Più in dettaglio in base all’indagine su 278 comuni in unione, 96 hanno raggiunto risultati superiori alla media (35%), così come 7 comuni singoli su 43 (16%).

Risultati superiori alla media anche per 22 comuni montani su 119 (18%); per 5 comuni di pianura sotto i 5000 abitanti su 46 (11%) e per 41 su 111 tra 5000 e 15000 abitanti (37%); per 38 su 48 comuni con più di 15.000 abitanti (79%) e per tutti i capoluoghi.

Inoltre, dall’analisi incrociata di indicatori di contesto e di innovazione emerge che 80 comuni della regione si posizionano nell’area dello sviluppo armonico e integrato, altri 80 nell’area del benessere analogico, ossia città con un buon contesto ma in difficoltà sugli aspetti innovativi mentre 68 sono città del “riscatto Smart”, vale a dire città che, nonostante un contesto non favorevole hanno investito e ottenuto buoni risultati in ambito digitale.

 

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