“Si conclude la consigliatura con grave strappo istituzionale del PD che vota per terminare il Consiglio Comunale alle 24 impedendo la discussione delle ultime mozioni all’ordine del giorno. Abbiamo fatto di tutto per evitare tale evenienza, togliendo ad inizio seduta ben 5 interpellanze delle opposizioni e limitando gli interventi al minimo indispensabile sulla pletora di delibere urbanistiche imposte dalla Giunta a fine mandato. Avremmo dovuto scegliere di fare ostruzionismo, decine di interventi ad ogni punto e così far saltare diverse delibere della Giunta, ma la nostra moralità ci impedisce questi trucchi da politicanti”, affermano Paolo Bigliardi, Marina Messori, Pier Giorgio Giusti.

“Ben diverso l’atteggiamento del PD che in modo veramente antidemocratico ha votato la chiusura del Consiglio impedendo la deliberazione su 3-4 proposte per loro molto spinose evidentemente. Certo noi e soprattutto i cittadini, ancora di più, saranno amareggiati nel sapere che è stata del tutto snobbata la petizione popolare con oltre 350 firme che chiede una Scuola Superiore a Formigine; proposta di grande buon senso mai appoggiata dal PD per non disturbare la centralità modenese. A quanto pare 350 firme di cittadini formiginesi non valgono 10 minuti di sonno dei Consiglieri PD”, incalza il capogruppo Paolo Bigliardi.

“Così come probabilmente sarebbe stata imbarazzante la votazione della mozione di Articolo 1 osteggiante la Bretella Autostradale per Sassuolo, ora che tutti devono ricompattarsi per tornare a votare la Costi per il secondo mandato”, afferma Pier Giorgio Giusti.

“Hanno fatto saltare il banco anche per non votare la mozione della consigliera Marina Messori per frenare la Legge contro l’omotransnegatività, legge va oltre la lotta alle discriminazioni, e di fatto diventa uno strumento di promozione attiva di uno stile di vita, andando ben oltre il limite del contrasto alle discriminazioni. Una Legge che ci avvicina, a passi da gigante, verso quella società individuata da Orwell nel romanzo ‘1984’ dove l’individuo era disumanizzato e scelto solo per le sue specificità materiali; una società a base eugenetica”, conclude Lista Civica Per Cambiare.

 

Non hanno neanche il coraggio delle loro azioni, Non si fa così in Democrazia.

Il rispetto delle minoranze e la correttezza istituzionale imponeva di concludere in mezz’ora quelle poche mozioni.

Con questa sgarbo penoso finisce questa consigliatura; il prossimo Consiglio Comunale del 18 aprile vincolato a solo adempimenti amministrativi la Lista Civica PER CAMBIARE non sarà presente PER PROTESTA.

Paolo Bigliardi, Marina Messori, Pier Giorgio Giusti

 

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